Gancia: “Partorire in sicurezza e senza dolore, un diritto della donna”. Successo per il convegno di Saluzzo

L'intervento di Gianna Gancia

Il prossimo incontro sarà ad Alba martedì 14 giugno con il presidente della Regione Cota

Cuneo “Ci sono cose che fai per dovere o per un compito istituzionale. Ma ci sono altre cose che fai non perché sono un  un obbligo di legge. Le fai perché le ritieni un imperativo etico e morale: perché ci credi. E l’iniziativa a favore del parto senza dolore, della diffusione dell’anestesia epidurale la ritengo un imperativo morale, qualcosa in cui credo dal profondo”

Così il presidente della Provincia Gianna Gancia ha aperto l’incontro di mercoledì 8 giugno a Saluzzo sul tema “Partorire in sicurezza e senza dolore: una conquista per la donna del XXI secolo”, primo di due appuntamenti (il secondo sarà ad Alba martedì 14 giugno)  organizzati con l’assessore provinciale alle Pari Opportunità Anna Mantini. Numeroso e molto qualificato il pubblico presente tra cui professionisti, dirigenti medici, anestesisti e ostestriche, ma anche tante persone comuni e alcune donne incinte prossime all’esperienza del parto.  Dopo i saluti del sindaco di Saluzzo Paolo Allemano, sono intervenuti Enrico Ferreri direttore sanitario dell’Asl Cn1, Luciano Galletto primario Sc Ginecologia dell’Ospedale di Savigliano, Giuseppe Vai primario di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Savigliano, Gabriella Massano primario di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Alba. Per raccontare l’esperienza dell’ospedale Santa Croce di Cuneo erano presenti Pier Dino Rattazzi primario Sc di Ginecologia e Ostetricia, Giuseppe Cornara primario di Anestesia e Rianimazione e la dottoressa Bruno del reparto  ostetrica dell’ospedale di Cuneo.

“Partorire in sicurezza e senza dolore – ha aggiunto l’assessore Mantini  che da tempo si batte su questo tema –  è una conquista per le donne e le istituzioni che devono garantire la possibilità di scegliere questa metodologia ancora poco praticata in Piemonte.  Nella Granda esiste al momento soltanto l’esperienza organizzata dell’ospedale Santa Croce di Cuneo: per questo abbiamo invitato i Direttori Generali delle Asl e i dirigenti medici al fine di sensibilizzarli su un tema di grande rilevanza sociale e per garantire la massima diffusione del parto indolore su tutto il nostro territorio”.

Nell’illustrare la complessità medica della situazione del parto, i relatori hanno portato numerosi contributi scientifici e statistici a sostegno del servizio di anestesia in ostetricia che pone le basi per tutelare la scelta della donna affinché durante il travaglio ed il parto possa usufruire di un controllo efficace del dolore mediante le appropriate procedure analgesiche attualmente disponibili, nel massimo della sicurezza della partoriente e del nascituro. Attualmente solo il 16% degli ospedali italiani pratica il parto indolore attraverso l’analgesia peridulare, mentre in Francia e in Gran Bretagna è utilizzata dal 70% delle partorienti. In Piemonte pochissime sono le strutture in grado di offrire questo servizio. In provincia di Cuneo, dove nascono ogni anno circa 5.000 bambini nei 6 centri  di punti nascita, c’è ancora un forte ricorso al parto cesareo (pari al 25% del totale), dato comunque in diminuzione, mentre l’analgesia peridurale è praticata  nell’unica struttura attrezzata dell’ospedale di Cuneo e comunque soltanto quando la donna lo richiede. Il primo caso si è verificato nel 2000, da allora la struttura complessa di Ostetricia e Ginecolgia di Cuneo si è via via strutturata e dal 2008 è organizzata con un servizio di guardia 24 ore su 24. Nell’ultimo anno ha praticato 2047 parti, di cui il 12% con analgesia peridurale. Il limite maggiore all’espandersi della tecnica è infatti rappresentata dalla carenza di risorse umane e, più in generale, finanziarie ma la tendenza è quella di attrezzare almeno le strutture ospedaliere maggiori della Granda che praticano 1300-1400 parti all’anno. La Provincia si è attivata sull’argomento approvando un ordine del giorno al fine di sollecitare il presidente della Regione nonché il Governo, a promuovere questa metodologia, sostenendo anche finanziariamente le strutture ospedaliere dove viene già attuata, per garantire una continuità al servizio anche in futuro.  L’incontro di Saluzzo e il successivo di Alba, organizzati in collaborazione con le associazioni  “Donne per la Granda”, Fidapa, Soroptimist e Zonta, vanno nella direzione di sensibilizzare la popolazione ed informarla sulla possibilità del parto indolore.

” Mi stupisco, e lo dico da cittadina prima ancora che da madre o da amministratrice locale, che ancora tanta strada resti da fare lungo questo tortuoso percorso verso la civiltà ed il diritto  – ha aggiunto Gancia – Esiste la frontiera civile, direi io, del parto senza dolore: perché credo che questo grande prodigio che è la nascita di una vita debba poter avvenire senza sofferenze atroci. Lo dico nel massimo rispetto delle sensibilità e degli orientamenti personali di ciascuna e ciascuno di noi: un diritto non è mai un dovere. L’assenza e la negazione di un diritto sono invece sempre una vessazione. Il parto senza dolore dev’essere una facoltà che si pone in capo alla madre e alla famiglia, non certo un obbligo. Una sfida di civiltà che inizia oggi e che dobbiamo portare avanti finché ogni donna della Granda avrà assicurata la facoltà di optare per il parto senza dolore. E’ una sfida, un impegno, una battaglia, che le mamme di ieri e quelle di oggi devono alle mamme di domani”.

In allegato il testo integrale dell’intervento del presidente Gancia

Testo integrale intervento presidente Gancia

Alcune immagini della serata a Saluzzo

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