Autostrada Cuneo-Asti: prosegue il presidio davanti alla prefettura di Cuneo

Oltre agli amministratori pubblici partecipano anche i rappresentanti delle categorie produttive

Il siandaco di Alba Marello con altri amministratori

Cuneo – Prosegue il presidio davanti alla Prefettura di Cuneo per chiedere lo sblocco dei cantieri e la conclusione dell’autostrada Cuneo-Asti. Sono già quasi un centinaio gli amministratori del Cuneese che da quindici giorni si alternano (ogni due ore, dalle 8 alle 20) nella protesta. Un’occasione per ricordare anche le altre opere incompiute, sospese o rinviate nella Granda, a cominciare dal raddoppio della galleria del Tenda (lavori bloccati da aprile 2018), oltre alla tangenziale di Fossano, alla variante di Demonte o alla linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia.

Davanti al gazebo di via Roma si alternano anche i rappresentanti delle categorie produttive (Confcommercio, Aca, Ascom, Astra, Coldiretti ecc…) per denunciare la situazione. Senza l’infrastruttura il territorio cuneese perde ogni mese circa 10 milioni di euro, oltre al prezzo altissimo pagato in termini ambientali e di vite umane, se si guardano gli incidenti sulle strade provinciali e statali.

La protesta è iniziata il 26 febbraio con un sit-in a Roreto di Cherasco guidato dal presidente della Provincia e sindaco di Cuneo, Federico Borgna. E’ stata scelta la data del 26 per ricordare il 26 settembre 2018 quando una delegazione cuneese incontrò a Roma il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, ottenendo da lui rassicurazioni sulla conclusione dell’autostrada. Da allora il 26 di ogni mese, Borgna scrive al ministro per sollecitare la conclusione di un’opera che è ferma da 7 anni e per la quale mancano soltanto 10 km. Se non ci saranno riscontri il 26 marzo la protesta si sposterà a Roma sotto la sede del ministero.

Partecipando nei giorni scorsi al presidio permanente il sindaco di Alba, Maurizio Marello, ha già annunciato che se anche questa azione non dovesse dare alcun esito, non resterà che una protesta pacifica ed efficace, come la resistenza fiscale invitando tutti i cittadini e le imprese cuneesi a non versare più un euro di tasse.

Carla Vallauri – Uff. Stampa Provincia

Alcune immagini del presidio di questi ultimi giorni

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