L’assemblea dei sindaci approva il rendiconto 2017 della Provincia
L’avanzo di amministrazione è di circa 17 milioni di euro, ma quasi tutto vincolato
Cuneo – Via libera unanime dall’Assemblea dei sindaci al rendiconto di gestione 2017 della Provincia, già approvato dal Consiglio provinciale di aprile scorso, ma che per legge necessità del parere dei sindaci per diventare poi definitivo. L’Assemblea, presieduta dal presidente Federico Borgna, si è riunita venerdì 4 maggio al Centro Incontri della Provincia; presenti 103 sindaci o rappresentanti degli enti locali pari al 54% dei votanti in rappresentanza di 317.549 abitanti della Granda.
Il bilancio pareggia a 228 milioni di euro, il conto economico chiude con un saldo positivo e l’avanzo di amministrazione ammonta a 17.310.613 euro. “La cifra, però, non deve trarre in inganno – ha spiegato il consigliere provinciale delegato Marco Perosino – perché quasi tutta la somma è vincolata per lavori di viabilità previsti o in corso (11.504.000 euro), per investimenti in edilizia scolastica e per il fondo crediti di dubbia esigibilità. Soltanto la quota residua di 130.347 euro è da considerarsi come avanzo libero”.
Perosino ha illustrato quelli che potranno essere i prossimi investimenti grazie agli “spazi finanziari” che sono stati concessi alla Provincia di recente. Si tratta, infatti, di poter investire soldi propri che finora l’ente non poteva spendere perché bloccato dal patto di stabilità: “Cercheremo di mandare in appalto opere che sono ferme da vari anni e di utilizzare anche le somme risparmiate dai ribassi d’asta su finanziamenti regionali”. Tra le opere citate e più urgenti il ponte di Cortemilia, il sedime ferroviario della Fondovalle Tanaro, la tangenziale esterna di Borgo San Dalmazzo, interventi in alveo a Chiusa di Pesio, uno dei due ponti di Garessio, i ponti di Castellino Tanaro, Cardè e il vecchio ponte di Alba. Sono previsti anche 3,5 milioni di “spazi” per interventi in edilizia scolastica, definiti comunque dal consigliere delegato Milva Rinaudo come “non sufficienti alle tante esigenze delle scuole superiori della nostra provincia (adeguamento sismico, Ipc, sicurezza) che ospitano 25 mila studenti e senza tener conto delle due gravi emergenze impreviste con la frana all’Istituto Alberghiero di Mondovì e i problemi di staticità dell’Itis di Verzuolo” .
La Provincia continua, infatti, ad avere grosse difficoltà economiche a causa delle risorse troppo scarse e non adeguate alle competenze rimaste. Ad esempio l’inverno appena concluso è stato particolarmente nevoso e sono stati spesi 5 milioni di euro in più rispetto al previsto, al momento senza copertura. L’ente confida nelle entrate che potranno arrivare dal mercato dell’auto (Ipt e Rc auto), ma le risorse sono insufficienti per la manutenzione dei 3.300 km di viabilità provinciale, tant’è che quest’anno potrebbero esserci di nuovo problemi per il taglio erba ai bordi delle strade.
Nel suo intervento il sindaco di Verzuolo, Giancarlo Panero, si è chiesto se la Provincia può continuare ad andare avanti in condizioni di costante precarietà o se non serva piuttosto una mobilitazione politica dei sindaci a favore del ruolo e delle risorse delle Province in futuro. Ipotesi sostenuta anche dal presidente dell’Unione Alta Langa, Roberto Bodrito, che ha rimarcato la virtuosità dei nostri enti.
In chiusura, il presidente Borgna ha ben sintetizzato il problema: “Quelli che la Provincia ha subìto non sono tagli a finanziamenti provenienti dallo Stato, ma veri e propri prelievi: è il sistema Province che contribuisce con le sue entrate a finanziare lo Stato. Se noi quest’anno potessimo impiegare i 10 milioni di euro che saremo costretti a versare a Roma, potremmo dare una risposta decisamente visibile e utile alle necessità della nostra viabilità e della sicurezza delle nostre scuole. Siamo a disposizione per portare avanti questa battaglia per il riconoscimento del nostro ruolo”. I lavori si sono conclusi con una rettifica contabile al rendiconto 2017 sul sistema di contabilizzazione di alcune entrate. Il risultato non cambia e il documento sarà quindi riapprovato dopo il parere dei revisori dei conti.
Alcune immagini del Consiglio provinciale (foto Uff. Stampa Provincia di Cuneo)