La Provincia di Cuneo dopo elezioni e referendum
Una nota del presidente Federico Borgna all’indomani delle elezioni provinciali
Cuneo – All’indomani dalle elezioni che hanno portato al rinnovo del Consiglio provinciale di Cuneo e poco dopo la consultazione referendaria che ha confermato la rilevanza costituzionale delle Province in generale, il presidente Federico Borgna ha diffuso una nota per fare il punto sulla situazione istituzionale.
“In un momento in cui si parla di Province e del loro futuro, decretato dalla legge Delrio (legge 56/2014) che le ha trasformate in enti istituzionali di secondo livello e che il referendum popolare del 4 dicembre 2016 ha voluto confermare nella Costituzione, emerge il nuovo ruolo della Provincia. L’ente, che mantiene rilevanza costituzionale ed autonomia finanziaria, si occupa di funzioni fondamentali come viabilità, edilizia scolastica, tutela ambiente e politiche di area vasta. Dal punto di vista normativo l’esito del referendum non comporta al momento il ritorno all’elettività degli amministratori provinciali da parte dei cittadini o al ripristino della vecchia ripartizione di funzioni e competenze, a meno che si modifichi la legge Delrio stessa”.
“Per quanto riguarda il Piemonte – prosegue Borgna – la Regione, con la legge 23 del 2015, è stata tra le prime in Italia a riorganizzare le attività delle Province, a partire dalla gestione associata di alcuni servizi, ragionando nell’ottica di quelli che potrebbero essere quattro quadranti: Cuneo; Torino; Asti e Alessandria; Novara, Vco, Biella e Vercelli. Dopo il “ritorno” di alcune funzioni alla gestione diretta della Regione stessa (Lavoro, Formazione professionale, Orientamento, Politiche sociali, Agricoltura), molte altre sono state confermate all’ente di area vasta Provincia”.
Le funzioni che restano di competenza della Provincia di Cuneo o che le sono state riassegnate sono le seguenti: Acque pubbliche; Acque minerali e termali; Montagna; Cave; Consigliera di Parità; Disabili; Energia; Giovani; Istruzione; Lavori Pubblici; Pari Opportunità; Pianificazione territoriale; Programmazione; Protezione Civile; Servizio Civile; Trasporti privati; Turismo e sport; Tutela territorio; Tutela flora e fauna, caccia e pesca; Valutazione Ambientale Strategica; Valutazione Impatto Ambientale; Politiche di area vasta.
“Ora – conclude il presidente Borgna – bisognerà armonizzare le competenze delle Province con quelle di altri organismi di area vasta, come le Unioni dei Comuni , evitando sovrapposizioni. In questi giorni la Regione ha definito un testo di convenzione per la gestione associata delle attività estrattive, della caccia e della pesca e l’iter dovrebbe concludersi entro l’anno. Resta da affrontare il tema delle risorse da affidare alle Province che dovranno essere messe in condizioni di lavorare, superando l’ormai lunga emergenza finanziaria e ridimensionando i pesanti tagli al bilancio che hanno inciso sulle risorse umane ed economiche e, di conseguenza, sulla qualità dei servizi ai cittadini”.