Raccolta funghi, cambiano le regole
Il controllo è affidato anche alle guardie provinciali
Cuneo Nuove regole per la raccolta di funghi. La materia, definita dalla legge quadro regionale 17 dicembre 2007 n. 24 “Norme per la raccolta dei funghi epigei” e dalle sue successive modificazioni ed integrazioni, è stata modificata ad inizio settembre dal Consiglio Regionale. Esonera dal pagamento del bollo di 16 euro coloro che intendono raccogliere i funghi e prevede anche la possibilità di esonerare i minori dal pagamento del contributo.
Per raccogliere funghi nella Granda e in tutto il Piemonte (salvo le aree in cui vige il divieto di raccolta) bisogna munirsi del “titolo per la raccolta”, cioè versare 30 euro sul c/c postale o bancario di una delle Unioni montane di Comuni ed alle forme associative dei Comuni collinari o degli enti regionali di gestione delle aree protette. Il versamento, che può essere effettuato in qualsiasi momento dell’anno, è valido per l’intero anno solare. La ricevuta del versamento, insieme ad un documento di identità, deve essere esibita ad ogni richiesta del personale addetto alla vigilanza (guardie provinciali e forestali, guardie volontarie ecologiche, altri agenti della forza pubblica ecc….).
Ogni Comunità Montana può, nel limite della propria autonomia, emanare regole di dettaglio riguardanti la raccolta dei funghi nel proprio territorio. Sul sito della Provincia di Cuneo (www.provincia.cuneo.it) è possibile trovare tutte le regole valide sino al 31 dicembre 2014 suddivise per le diverse Comunità montane. I residenti nel territorio di una Comunità Montana possono ottenere, qualora sia previsto, un titolo per la raccolta dei funghi dal minor costo, limitato ai soli comuni appartenenti alla propria Comunità o Unione Montana di riferimento. Il titolo per la raccolta non è necessario per alcuni specie di funghi, come i chiodini o famigliola buona, i prataioli, mazze di tamburo e altri.
Il regolamento definisce le giornate in cui è consentita la raccolta dei funghi, le quantità consentite e le modalità di raccolta, oltre ai luoghi in cui la raccolta non è consentita. Sono previste sanzioni a chi non rispetta le disposizioni previste dalla normativa nazionale e regionale. Nel caso esistano dubbi sulla commestibilità dei funghi raccolti, si raccomanda ai raccoglitori l’utilizzo della consulenza gratuita degli ispettorati micologici istituiti presso le Asl.