Immigrati nel Saluzzese: tavolo di lavoro in vista della raccolta frutta. Gancia: “Massima disponibilità, ma verifichiamo prima le reali necessità di manodopera”
La presidente della Provincia ha convocato un primo incontro assieme all’assessore al Lavoro Pietro Blengini
Cuneo Disponibili a convocare un nuovo tavolo tecnico per gestire l’eventuale emergenza immigrati per la raccolta della frutta nel Saluzzese, di pari passo, però, con l’ottimizzazione del servizio di incontro tra domanda ed offerta attivato dai Centri per l’Impiego provinciali.
Queste, in sintesi, le due linee d’azione promosse dal tavolo convocato in Provincia di Cuneo, mercoledì 10 aprile, sul tema dei fenomeni di migrazione di lavoratori che interessano il Saluzzese nel periodo della raccolta frutta.
“Ribadisco la massima disponibilità – ha detto la presidente Gianna Gancia – alla ricerca di soluzioni condivise. Lavorare insieme per scongiurare l’emergenza non significa, però, precostituire privilegi o addossare alle casse pubbliche costi aggiuntivi che, nell’attuale congiuntura, non saremmo in grado di sostenere. Il dato di partenza è verificare con le associazioni di categoria le reali necessità di manodopera extra flussi, per evitare di creare aspettative di lavoro là dove potrebbero risultare vane. I dati del Centro per l’Impiego di Saluzzo dimostrano che negli ultimi due anni c’è stata una contrazione di circa mille unità in materia di avviamenti al lavoro in campo agricolo e che sono invece cresciute del 65% le iscrizioni di nostri cittadini in cerca di occupazione”.
La riunione, convocata dalla presidente della Provincia e dall’assessore provinciale al Lavoro Pietro Blengini, faceva seguito alle istanze pervenute da parte di Emmaus e di altre realtà associative del territorio. Ha visto impegnati forze dell’ordine, enti locali, sindacati, Caritas ed organismi del mondo del no profit, associazioni di categoria e rappresentanti delle comunità straniere in Granda.
“Stiamo assistendo – ha proseguito la presidente della Provincia – ad una trasformazione della società di carattere epocale. Ogni giorno incontro persone che cercano lavoro e vivono situazioni di grave disagio. Anche per questo mi ha colpito favorevolmente la dichiarazione, a questo tavolo, del rappresentante della comunità camerunense a Cuneo: il suo suggerimento di spiegare agli immigrati la situazione locale per disincentivare le partenze è espressione di forte responsabilità. Consentirebbe infatti di limitare le presenze in eccesso di coloro che, in assenza di lavoro, vanno incontro a problematiche sanitarie e di assistenza”.
Il tavolo tornerà a riunirsi in forma ristretta e con il coinvolgimento degli assessorati al Lavoro ed alla Protezione civile della Provincia.