Controllo delle acque, Provincia propizia incontro tra Asl ed associazioni di categoria
Gancia e Rossetto: “La norma regionale costituisce passo ulteriore a tutela dei consumatori. La Provincia si farà portavoce delle osservazioni presentate dagli operatori”
Cuneo “Numerose associazioni produttive ed utenti hanno evidenziato l’opportunità di un approfondimento delle linee guida per il controllo igienico sanitario delle acque utilizzate nelle imprese alimentari, recentemente disciplinate dalla Delibera di Giunta regionale 2-3258 del 10 dicembre 2011. L’incontro con le associazioni di categoria e produttive del territorio, d’intesa con i commissari dell’Asl Cn1 e Cn2, ha rappresentato un primo passo in questa direzione ai fini della tutela della sicurezza alimentare e dell’azione delle aziende ed operatori”.
Così il presidente della Provincia, Gianna Gancia, a margine del tavolo, che si è svolto lunedì 2 aprile. All’incontro hanno preso parte il vice presidente della Provincia Giuseppe Rossetto, i direttori del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl Cn1, Giorgio Sapino, e dell’Asl Cn2, Attilio Clerico, oltre ad una rappresentanza delle associazioni di categoria della Granda.
La delibera regionale si occupa, in attuazione di una direttiva europea, delle acque – provenienti da acquedotti e da differenti punti di capatazione, quali pozzi privati e sorgenti – coinvolte in processi di lavorazione alimentare, come delle cosiddette acque tecnologiche. L’esigenza espressa da tutte le associazioni presenti è accrescere la chiarezza dell’ambito applicativo, garantendo la tutela degli utenti, ma evitando sovrapposizioni normative o aggravi di procedimenti con conseguenze onerose per le aziende.
“La delibera regionale che attiva nuove procedure di controllo della qualità delle acque – spiegano il presidente Gancia e il vice presidente Rossetto – rappresenta sicuramente un passo ulteriore a maggiore tutela di tutti i consumatori. La Provincia ha garantito la disponibilità a raccogliere le osservazioni presentate da associazioni ed operatori, per trasmetterle nelle sedi regionali competenti, in vista della definzione di linee interpretative della norma in esame o di una possibile eventuale promozione di una modifica del testo. Un ruolo di mediazione che può configurarsi come modello per la soluzione di questioni analoghe e che porta la Provincia a farsi portavoce delle esigenze territoriali nelle future riunioni in sede regionale, in sinergia con la volontà di aziende e consumatori”.
Nei prossimi giorni, in collaborazione con l’Asl, sarà stilato un documento riassuntivo, comprendente le osservazioni in materia di criticità evidenziate.