Ciclo idrico, 150 milioni di euro d’investimenti
La Conferenza d’ambito dell’Ato Cuneese si è riunita in Provincia. Tariffe della Granda restano tra le più basse d’Italia.
Cuneo Per il ciclo idrico della Granda sono in arrivo 150 milioni di euro d’investimenti. La Conferenza d’Ambito dell’Ato Cuneese per i servizi idrici integrati, che si è riunita in Provincia nei giorni scorsi, ha approvato all’unanimità la rimodulazione del programma di interventi strutturali nel settore degli acquedotti, fognature ed impianti di depurazione nei Comuni della provincia valido fino al 2016. Fanno parte della Conferenza, presieduta dal presidente della Provincia Gianna Gancia che per l’incontro ha delegato l’assessore provinciale alle Risorse idriche Luca Colombatto, 8 sindaci in rappresentanza dei 250 Comuni e 6 presidenti delle Comunità Montane.
“Il piano deliberato – spiegano la presidente Gancia e l’assessore Colombatto – prevede interventi importanti per l’intero territorio della provincia. Sono 150 milioni di euro ripartiti in 60 milioni per acquedotti, 50 milioni per impianti di depurazione e 40 milioni per fognature che i dodici gestori del Servizio Idrico Integrato si sono impegnati a realizzare entro il 2016 con dettagliati cronoprogrammi annuali”. Tra gli interventi più significativi il potenziamento dell’impianto di depurazione di Cuneo per un importo di 7,4 milioni di euro e i nuovi pozzi e relativa rete di acquedottistica a Fossano per 3,2 milioni di euro.
Altro aspetto molto significativo è il contenimento dei costi. L’ aumento tariffario medio percentuale annuo a sostegno degli interventi è stato contenuto nel 2,84 % al netto dell’inflazione programmata. La tariffa dell’acqua, calcolata come media ponderata che comprende l’intero servizio di acquedotto, fognatura e depurazione, è attualmente in provincia di Cuneo tra le più basse d’Italia. Ad esempio nel 2011 l’Acda, principale gestore che serve 69 Comuni tra cui Cuneo, ha una tariffa media ponderata di 1,04 euro al metro cubo, mentre la Smat che serve quasi tutti i Comuni della provincia di Torino ha una tariffa di 1,33 euro al metro cubo.
“Quello che abbiamo ottenuto – hanno aggiunto Gancia e Colombatto – è un risultato importante frutto di un lavoro di squadra, nell’ottica della “Legge Galli” che prevede il superamento della frammentazione sul territorio della gestione dei vari comparti del ciclo delle acque con l’accorpamento in un unico schema coordinato dei servizi pubblici sia di captazione, adduzione e distribuzione d’acqua ad usi civili, sia di fognatura e depurazione delle acque reflue. Il fatto, poi, di essere riusciti a mantenere le tariffe dell’acqua tra le più basse d’Italia è motivo di grande soddisfazione, soprattutto in questo momento di generale crisi economica per le famiglie e le aziende”.