I consiglieri provinciali Sibille e Colombero ai vertici dell’Ato 4 dell’acqua

Sono stati eletti rispettivamente presidente e vice presidente dalla Conferenza dei rappresentanti degli enti locali

L'assemblea dell'Ato 4 (foto Uff. Stampa Provincia)

L’assemblea dell’Ato 4 (foto Uff. Stampa Provincia)

Cuneo – I due consiglieri provinciali Bruna Sibille (anche sindaco di Bra) e Roberto Colombero (anche sindaco di Canosio) sono stati eletti rispettivamente presidente e vice presidente dell’ente di governo dell’Ambito territoriale n. 4 Cuneese (Ato) per il servizio idrico integrato. Lo ha deciso martedì 16 dicembre la Conferenza dei rappresentanti degli enti locali dell’Ambito idrico 4 riunitasi in Provincia per rinnovare i suoi vertici e approvare una lunga serie di provvedimenti, tra cui il rendiconto di gestione 2013 e il bilancio previsionale fino al 2016.
L’Ato 4 Cuneese è l’istituzione nata nel 2002 con funzioni di governo, organizzazione e regolazione del Servizio idrico integrato, cioè l’insieme dei servizi facenti capo al ciclo idrico integrato che riguardano acquedotto (captazione, potabilizzazione, adduzione), distribuzione dell’acqua per usi civili, civici, industriali alimentari, fognature (depurazione dei reflui, trattamento e smaltimento dei fanghi della depurazione) su tutto il territorio provinciale. In Piemonte ci sono 6 Ato dell’acqua, in provincia di Cuneo vi aderiscono in convenzione tutti i 250 Comuni.
Con l’istituzione della nuova Provincia (che possiede il 25% delle quote come previsto da convenzione regionale) eletta dai sindaci e i nuovi soggetti coinvolti che adesso sono le Unioni dei Comuni, si è quindi reso necessario rinnovare i vertici dell’Ato. Alla riunione erano presenti, oltre al consigliere provinciale e sindaco Giorgio Lerda, i rappresentanti dei sindaci di tutte le 14 Aree Ottimali (Ao) della Granda e cioè Albese, Braidese, Cuneese, Fossanese, Monregalese, Roero, Saluzzese, Saviglianese, ex Comunità montana Valli del Monviso, ex Comunità montane Valli Grana e Maira, ex Comunità montane Alpi del Mare, ex Comunità montana Valle Stura, ex Comunità montana Alta Langa e ex Comunità montana Alto Tanaro Cebano Monregalese.
L’assemblea ha approvato all’unanimità, tra gli altri, il rendiconto di gestione 2013, il bilancio di previsione 2014-2016, le modifiche al regolamento di organizzazione e dotazione organica dell’ente che prevede un direttore, due ingegneri tecnici e una segretaria amministrativa, il compenso al revisore dei conti, la convenzione con il Comune di Cuneo che al momento ospita l’Ato e fornisce consulenza tecnica, lo schema di convenzione tipo con i Comuni, altre deliberazioni di carattere amministrativo.
Al momento nella Granda ci sono 12 enti gestori dell’acqua, oltre a 32 Comuni gestori in economia. L’obiettivo è  quello di ridurne il numero e accorpare le funzioni, così la le decisioni più rilevanti i rappresentanti degli enti locali dell’Ato 4 Cuneese c’è stata quella di aggregare il servizio in capo a quattro gestori affidatari in house che saranno Aigo srl, Infernotto Acqua srl, Comuni riuniti Valli Cuneesi (Crvc srl) e Comuni riuniti Piana del Varaita (Crvp srl).

All’incontro erano presenti, tra il pubblico, i rappresentanti del Comitato cuneese “Acqua bene comune” che chiedono una gestione pubblica dell’acqua e priva di profitti, oltre ad escludere l’ipotesi di ricorso alla gara di appalto internazionale per la collocazione del servizio idrico sul mercato. Il Comitato ha sollecitato i presenti affinchè decidano, entro il termine del luglio 2017, la creazione di un’unica azienda totalmente pubblica, partecipata in proporzione da tutti i 250 Comuni cuneesi, alla quale l’Ato 4 possa affidare in house il servizio di tutto il territorio.

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