La Provincia pianifica nuovi interventi sulle scuole della Granda per quasi 13 milioni di euro
Studi di fattibilità per lavori di messa in sicurezza antisismica e efficientamento energetico in edifici scolastici a Bra, Savigliano, Mondovì e Alba
Cuneo – Cinque studi di fattibilità per essere pronti all’avvio dei lavori in altrettante scuole della Granda (investimento totale di 12.700.000 euro) appena arriveranno i finanziamenti. L’obiettivo della Provincia di Cuneo è quello di mettere in sicurezza antisismica e provvedere all’efficientamento energetico di cinque edifici scolastici di Bra, Savigliano, Mondovì e Alba. “Dopo il complesso lavoro di analisi della situazione siamo passati alla fase di pianificazione degli interventi – spiega il presidente della Provincia Federico Borgna che ha firmato i decreti -. La tempestività è fondamentale per poter accedere ai fondi previsti dal Recovery Fund, così fa portare avanti quella fase di interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici della Granda avviata in questi ultimi anni. Vogliamo investire sulla scuola e sulla formazione dei giovani: il primo passo è consegnare loro scuole belle, accessibili e soprattutto sicure”. Nell’ambito del censimento che la Provincia di Cuneo sta, infatti, proseguendo sull’idoneità strutturale e didattica dei suoi fabbricati scolastici che sono sedi di Istituti di istruzione secondaria Superiore (materia rimasta di competenza provinciale), sono stati quindi individuati alcuni edifici che necessitano di particolari interventi antisismici, di messa in sicurezza e di efficientamento energetico.
Bra. Il Liceo “Giolitti-Gandino” di Bra, di proprietà della Provincia dal 1991, accoglie attualmente 730 alunni su due plessi: quello principale in via Fratelli Carando con 25 aule e 4 laboratori e quello in via Serra con 7 aule, oltre ad un laboratorio informatico ed una palestra. Il fabbricato di via Fratelli Carando risale alla fine dell’Ottocento. Nel corso degli anni, l’edificio è stato oggetto di rimaneggiamenti, anche sostanziali, ottenendo così in pianta, l’attuale forma sostanzialmente ad E. La Provincia intende proseguire l’opera di sistemazione dell’edificio scolastico affrontando il tema della sicurezza sismica e raggiungendo almeno il livello minimo di sicurezza ammesso dalle leggi e normative per gli edifici scolastici. L’intervento si propone di conseguire il miglioramento sismico del fabbricato con interventi edili compatibili con la tipologia strutturale che non stravolgano le caratteristiche architettoniche del complesso edilizio. Sono previsti rinforzi di parte delle murature portanti e delle volte, con interventi antisismici considerando che il fabbricato è soggetto ad un vincolo della Soprintendenza. Per quanto concerne il prolungamento della manica di sud-ovest sempre verso via Carando, non essendo gravato da alcun tipo di vincolo, sarà demolito e al suo posto sarà costruito un nuovo edificio, staccato da quello esistente mediante un giunto sismico, con una superficie di circa 500 mq ed un’altezza di circa 7,50 metri. Costo complessivo dell’intervento: 2.850.000 euro di cui 2.100.000 a base di gara (compresi oneri per la sicurezza) e 750.000 euro a disposizione dell’amministrazione.
A Savigliano, la sede dell’Istituto scolastico “Cravetta Marconi”, nel centro storico, risale al 1883 quando una parte dell’ex convento della Clarisse venne utilizzata per l’edificazione di un nuovo quartiere di fanteria. La caserma fu intitolata “Principe di Napoli” e poi ribattezzata “Trossarelli”. E’ stata presidio militare per tanti anni fino a diventare, in anni più recenti, plesso scolastico. La Provincia proseguirà la sistemazione dell’edificio con il suo miglioramento sismico, tenendo conto – anche in questo caso – dei vincoli della Soprintendenza. Saranno rimosse le tamponature esistenti tra i differenti locali e chiuse le aperture con nuova muratura portante in mattoni pieni collegata alla muratura portante, sarà consolidato il solaio di sottotetto del corpo centrale del fabbricato e di parte del corpo est, oltre a ridurne della vulnerabilità sismica con sistemi di collegamento delle pareti di tramezzatura alle strutture portanti. L’intervento previsto ammonta a 1.900.000 euro, di cui 1.384.682 a base di gara (compresi oneri per la sicurezza) e 197.898 a disposizione dell’amministrazione.
A Mondovì la Provincia interverrà sull’edificio scolastico dell’Istituto professionale “Bellisario”, nel complesso ex Passionisti Istituto Tecnico Agrario in via Nino Manera, di proprietà del Comune di Mondovì. L’edificio è più recente perché risale a metà anni Cinquanta del secolo scorso ed è stato utilizzato fino alla metà degli anni Settanta come monastero. Nel 1974 i locali sono stati ceduti in affitto al Comune di Mondovì per uso scolastico che nel 1978 lo ha acquistato. Con la legge 23/96 il fabbricato è passato in gestione dalla Provincia di Cuneo. Negli anni sono stati realizzati alcuni interventi di adeguamento alle norme degli edifici scolastici, Ora si tratta di svolgere interventi per aumentare la sicurezza statica e il progetto di fattibilità tecnica ed economica ammonta a 3.050.000 euro, di cui 2.385.000 a base di gara e 665.000 euro a disposizione dell’amministrazione.
Alba. L’edificio interessato dai lavori di messa in sicurezza sismica è la sede dell’Istituto tecnico “Einaudi”, di costruzione recente. dal nucleo originario del 1973 sino ai più recenti interventi del 2009. In questo caso il fabbricato non è soggetto ad un vincolo della Soprintendenza. I lavori previsti ammontano a 2.100.000 euro, di cui 1.609.962,60 a base di gara (compresi oneri per la sicurezza) e 490.038 a disposizione dell’amministrazione.
Ancora a Bra. L’edificio scolastico “Velso-Mucci” in via Craveri fu realizzato nel 1775 per ospitare il Seminario Arcivescovile. La struttura scolastica si sviluppa su quattro, livelli di cui uno interrato. Il secondo Blocco è stato realizzato molto più tardi rispetto a quello in muratura, presumibilmente negli anni Settanta. La Provincia proseguirà l’opera di sistemazione dell’edificio scolastico sia attraverso interventi di efficientamento energetico, sia tramite interventi di consolidamento strutturale, considerando i vincoli di tutela del bene a cui l’immobile è sottoposto, con l’obiettivo di perseguire l’adeguamento statico ed il miglioramento sismico. Saranno oggetto di efficientamento energetico in particolar modo i serramenti, le murature non coibentate e la copertura. Per la riqualificazione energetica sono previsti: realizzazione del cappotto esterno sulle pareti della palestra; coibentazione del solaio verso il sottotetto e del solaio della palestra; sostituzione dei serramenti; installazione dell’impianto fotovoltaico e delle valvole termostatiche sui radiatori; sostituzione dei corpi illuminanti. Costo totale previsto dallo studio di fattibilità tecnica ed economica è di 2.800.000 euro, di cui 1.785.774 a base di gara (compresi oneri per la sicurezza) e 1.014.226 a disposizione dell’amministrazione.
Foto e testo Carla Vallauri – Uff. Stampa Provincia