Rivu di Roccabruna: a giorni un nuovo tavolo in Provincia

Gancia e Blengini: “Convocato per accertare la soluzione migliore per i lavoratori attualmente in cassa integrazione”

Il tavolo dell'incontro

Cuneo Tornerà a riunirsi a giorni il tavolo di lavoro sulla Rivu sas, una volta effettuato un approfondimento su dati e prospettive dell’azienda con sede a Roccabruna. Convocato dal presidente della Provincia Gianna Gancia, il primo incontro di mercoledì 13 gennaio è servito a fare il punto sulla situazione dello stabilimento e dei 25 dipendenti in cassa integrazione straordinaria per 12 mesi, a partire dal dal 7 dicembre scorso. La fabbrica, specializzata nello stampaggio di componenti in plastica per auto, è ferma da inizio novembre. Tra le richieste dei sindacati ci sono garanzie sul rientro della situazione debitoria dell’azienda nei confronti dei dipendenti (gli stipendi arretrati si aggirano sulle 7/10 mensilità a seconda dei lavoratori) e la definizione del trattamento economico per il mese di novembre 2009, non ricompreso nella cassa integrazione. La proprietà ha annunciato la vendita della Capat, altra società del gruppo con sede nella cintura torinese, confermando invece l’assenza di prospettive future per la produzione nello stabilimento di Roccabruna. “In questi giorni proseguiremo il lavoro mirato ad accertare le ipotesi di soluzione migliori per i lavoratori, la cui tutela – hanno spiegato il presidente Gancia e l’assessore al Lavoro Pietro Blengini – resta prioritaria. In base alle disponibilità finanziarie della proprietà, sarà opportuno valutare le differenti vie d’azione, scegliendo tra la copertura dei tre mesi di anticipo correlati alla richiesta della cassa integrazione per mobilità e il pagamento di parte degli stipendi arretrati”. Al tavolo hanno preso parte, oltre al presidente Gancia e all’assessore Blengini, i consiglieri provinciali Livio Acchiardi ed Anna Mantini, presente anche in veste di Consigliera di parità, il presidente del Consiglio provinciale Giorgio Bergesio, il titolare dell’azienda Giuseppe Marocco, forze sindacali, rappresentanti dei Comuni di Roccabruna, Dronero, Villar San Costanzo e della Comunità montana Valli Maira e Grana.

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