Comitato di monitoraggio per la sicurezza stradale
Nel 2009 il più basso numero di morti degli ultimi dieci anni
Cuneo Fare il punto della situazione attraverso uno scambio di idee, prospettive, speranze, notizie, esperienze: era l’obiettivo del Comitato di monitoraggio per la sicurezza stradale presieduto dall’on. Raffaele Costa e convocato in Provincia, venerdì 8 gennaio. All’incontro hanno partecipato rappresentanti di Comuni ed enti locali, oltre ad esponenti di forze dell’ordine ed associazioni operanti sul territorio. Erano inoltre presenti il vice presidente della Provincia Giuseppe Rossetto e gli assessori provinciali alle Politiche giovanili Giuseppe Lauria e ai Trasporti Roberto Russo. Al centro della riunione dati sull’incidentalità e ipotesi di soluzione “ad un problema che – come ha dichiarato Costa nella relazione introduttiva – presenta, da decenni, aspetti drammatici e vede impegnati, per contrastarlo, lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni, la Chiesa, le scuole, le famiglie e tante diverse associazioni. In dieci anni sono morte lungo le nostre strade circa 1.000 persone: non è trascorso un solo mese, dal 2000 al 2009, senza decessi. Soltanto nell’ultimo anno vi sono stati tre mesi, esattamente febbraio, settembre e novembre, con una sola vittima. I feriti in 10 anni sono stati 30.000 nella sola provincia Granda. Quali indicazioni da questi dati? Una soprattutto: che le infrastrutture stradali hanno un’importanza rilevantissima, per quanto concerne la sicurezza. Ci siamo impegnati, lo dico senza meriti personali, in un’attività continua lungo le strade (3.500 km di provinciali) realizzando 173 rotonde antisinistri. Ma vorrei anche ricordare le centinaia di contatti con le scuole, gli incontri con le famiglie, con gli sportivi, con i bambini delle elementari e perfino degli asili, con gli operatori del settore, con gli esponenti del mondo cattolico, con le forze dell’ordine, con esponenti del Governo e del Parlamento ai quali abbiamo chiesto risorse (in parte ottenute) ed adeguate disposizioni affiancate a quelle che hanno comportato un aumento di Carabinieri, Finanzieri, Polizia stradale, lungo le nostre strade”. I dati sulla mortalità stradale nella Granda, dal gennaio 2000 al settembre 2009, contano 911 decessi per incidenti stradali. Le vittime erano state 122 nel 2000, 115 nel 2001, 116 nel 2002 e 2003, 105 nel 2004, 87 nel 2005, 70 nel 2006, 78 nel 2007, 72 nel 2008. Il bilancio a fine 2009 conta 59 morti (7 i decessi nel mese di dicembre): si tratta del dato più basso degli ultimi dieci anni. I mesi più tristi risultano essere quelli estivi, il giorno più negativo il sabato, soprattutto per la gravità degli incidenti, le ore peggiori le 8, le 12, le 18. Causa principale delle morti su strada in Granda è l’estensione geografica del territorio e l’assenza di grandi centri, causa di spostamenti per lavoro, salute, istruzione, divertimento. Tra gli indirizzi di azione suggeriti dai componenti del Comitato ci sono prevenzione e repressione dei comportamenti scorretti su strada, educazione a livello scolastico e familiare, monitoraggio sullo stato di realizzazione delle grandi opere infrastrutturali, incentivazione del volontariato nel settore della pubblica assistenza, potenziamento del trasporto pubblico, istituzione dell’accesso graduale alla patente per i giovani e della guida accompagnata per un numero maggiore di chilometri, potenziamento ed estensione dei progetti di sensibilizzazione quale Katedromos. Le forze dell’ordine hanno inoltre avanzato osservazioni interessanti in merito ai sistemi di controllo ancora da migliorare, con riferimento soprattutto alle assicurazioni e alle patenti di guida dei viaggiatori. L’assessore Lauria si è dichiarato contrario a titolo personale all’ipotesi di finanziamento con fondi pubblici di un sistema di trasporto diretto alle discoteche: “E’ un’idea più volte richiamata dagli organi di informazione locali che veicola, a mio parere, un messaggio negativo. I giovani meritano prospettive culturali e premianti”. Il comitato si è concluso con un minuto di silenzio in memoria della prima vittima del 2010, una 19enne che ha perso la vita in discesa degli orti a Bra. L’on. Costa si è impegnato a preparare una sintesi dei dati emersi: seguirà la convocazione di un nuovo incontro allargato ad altri soggetti interessati.