Dal Comitato di monitoraggio attenzione ai pedoni
Costa: “Dato preoccupante nel 2009 con 8 decessi”. Il 2011 anno del pedone
Cuneo Obiettivo puntato sul numero crescente di pedoni vittime di incidenti stradali durante la riunione del Comitato di monitoraggio per la sicurezza stradale, svoltasi lunedì 19 aprile, in Provincia. “L’elenco relativo alle modalità di decesso – ha dichiarato il presidente del Comitato Raffaele Costa – evidenzia, per l’anno 2009, le seguenti modalità: 32 sono i morti in auto, 11 in motocicletta, 8 i pedoni e 5 i ciclisti. Preoccupante anche il dato relativo ai primi tre mesi del 2010: su 11 vittime della strada, 3 erano pedoni. Il fenomeno è molto diffuso a livello nazionale (leggo in un documento pervenutomi che ogni anno in 600 mediamente muoiono e altri 20 mila restano feriti) ed è quindi più difficile da vincere o, almeno, da ridimensionare. Credo che il nostro Comitato, sollecitato anche dalla campagna nazionale “Siamo tutti pedoni” che ha messo in evidenza come si tratti di vittime anziane e in genere rispettose delle regole stradali, debba impegnarsi come ha fatto in altri settori, quali l’attività operativa, lungo le strade (si pensi alle rotonde, ma anche alle sagome collocate in numero rilevante lungo le principali arterie)”. Dalla relazione del presidente Aci di Cuneo, Brunello Olivero, è inoltre emersa la proposta concreta di nominare il 2011 anno del pedone: “Penso – ha spiegato – ad una campagna promossa dalla Provincia in collaborazione con gli enti territoriali, comprensiva di iniziative a tema come concorsi nelle scuole. Importante la condotta su strada: i pedoni devono iniziare a considerare gli attraversamenti non come zone franche, quanto piuttosto come aree privilegiate. Tra le iniziative da assumere anche la presenza di attraversamenti semaforizzati sulle strade a percorrenza veloce, l’elevata visibilità diurna e notturna, la collocazione delle strisce su dosso e l’utilizzo di materiale rifrangente ed antiscivolo, l’illuminazione adeguata delle strade. In Italia il 14% dei decessi in incidenti riguarda i pedoni: nel 2009 i dati riguardanti la Granda si sono dimostrati conformi alla media nazionale, ma già i primi mesi del 2010 hanno fatto registrare un incremento pari al 28%. Significativo anche il tasso di mortalità cuneese riferito al numero dei sinistri e pari – nel 2007/2008 – a 44.4 decessi ogni mille incidenti, in presenza di una media regionale del 25.2”. Tra i numeri elencati emerge la riduzione delle vittime, dalle 138 del 1998 alle 83 del 2005, 71 del 2006, 78 del 2007, 72 del 2008, 59 del 2009. I primi mesi del 2010 hanno fatto registrare 11 morti (3 a gennaio, 4 a febbraio e 4 a marzo). I mesi più pericolosi del 2009 sono stati agosto con 11 decessi, marzo, giugno e dicembre con 7 morti ciascuno. I giorni della settimana a maggiore incidenza: nell’ordine domenica, sabato e giovedì; infine le ore: le 15 e le 9 del mattino. Al Comitato hanno preso parte rappresentanti di Comuni ed enti locali, Asl, esponenti di forze dell’ordine e associazioni operanti sul territorio. Erano inoltre presenti il vicepresidente della Provincia Giuseppe Rossetto, l’assessore ai Trasporti Roberto Russo e il vicepresidente di Confedertaai Sergio Cozza. Tra le tematiche sollevate anche l’opportunità della realizzazione delle zone 30, l’esigenza di aggiornamenti periodici di operatori ed automobilisti patentati da lungo tempo, la manutenzione stradale e l’adeguamento della segnaletica. “La Provincia – ha assicurato Rossetto – potrebbe senz’altro farsi carico di una campagna specifica riguardante la tutela dei pedoni, intendiamo inoltre porre attenzione alla circolazione in inverno, con particolare riferimento a condotta di guida, aggiornamento costante e idoneità dei veicoli. Quanto alla viabilità, in un periodo di risorse limitate serve un maggiore rigore nella programmazione e un preciso piano di investimenti. In termini di manutenzione, con un’estesa rete stradale di competenza, chiederemo un incontro con la Regione per una ridistribuzione della contribuzione in base al chilometraggio”. In chiusura Roberto Russo: “Martedì 30 marzo la Provincia ha siglato il contratto per il servizio di trasporto pubblico locale con il consorzio Granda bus che raccoglie 18 aziende di trasporto cuneesi. In una Provincia, come la nostra, definita Granda ritengo che si tratti di un servizio fondamentale: le migliorie in programma nei prossimi mesi serviranno ad andare incontro alle esigenze delle persone anziane e ad incrementare l’utenza”. Il Comitato tornerà a riunirsi nelle prossime settimane: in programma ci sono incontri istruttori all’insegna della concretezza, relativi ai singoli settori, quali viabilità, prevenzione, riorganizzazione dei sistemi di controllo.