Sul portale della Provincia il “Rapporto istruzione 2009”

Gancia e Viscusi: “Documento permette una conoscenza approfondita del mondo della scuola cuneese, evidenziandone punti di forza e debolezze in vista della futura programmazione”

Cuneo “I processi di decentramento delle competenze in materia di istruzione, come previsti dal nuovo Titolo V della Costituzione, richiedono agli enti locali e in particolare alle Province, un ruolo sempre più determinante ed attivo nell’ambito della programmazione di istruzione e formazione professionale che deve disporre di un livello di conoscenza approfondito del mondo dell’istruzione, dei suoi legami con il territorio e del suo sviluppo socio economico”.

Con questa premessa il presidente della Provincia, Gianna Gancia, e l’assessore Licia Viscusi, presentano il “Rapporto istruzione 2009”, realizzato dalla Provincia di Cuneo, settore Formazione e Istruzione, in collaborazione con con i settori Politiche sociali e Famiglia, Edilizia e Patrimonio della Provincia. Il documento, che sarà disponibile in pubblicazione sul portale internet dell’Ente (www.provincia.cuneo.it – settore istruzione), presenta un aggiornamento dei dati relativi al biennio 2007/2009 e l’analisi del nuovo contesto normativo nazionale.

Focalizza, inoltre, l’attenzione su temi quali il successo scolastico e l’integrazione di alunni stranieri e disabili, al fine di cogliere le specificità del sistema di istruzione locale evidenziando anche gli interventi che la Provincia attua in virtù del suo ruolo di programmazione e coordinamento.

“Obiettivo della Provincia, a livello di governance e di sistema, – commenta l’assessore all’Istruzione Viscusi – è quello di porre le basi per la creazione di un vero e proprio Osservatorio che sviluppi attività e studi specifici sui molti temi correlati con la programmazione scolastica e sulla pluralità di servizi che compongono complessivamente il sistema scuola e sul quale intervengono a vario titolo competenze e interessi diversi”.

Particolare attenzione viene dedicata al disagio scolastico, tramite l’analisi del tasso di bocciatura, ovvero dalla percentuale di alunni respinti sul totale di quelli scrutinati. A fronte di un dato complessivo dell’8,2%, le maggiori difficoltà sono riscontrate nei primi anni della scuola secondaria di II grado: il tasso più elevato, pari al 14,3% nel 2008/2009, è infatti relativo al primo anno di frequenza, mentre al quinto si registra una drastica decrescita fino all’1,4%. La concentrazione delle bocciature nei primi anni risulta in linea con l’andamento del tasso di abbandono scolastico. La percentuale di ritiri sul totale degli iscritti si attesta all’1,7% nel 2007/2008 e al 2,1% nel 2008/2009, con una variabilità territoriale piuttosto marcata: nel corso dell’ultimo anno preso in esame il valore più elevato si registra a Fossano (3%) e quello più ridotto a Saluzzo (1,2%).

“Fondamentale per la riduzione della cosiddetta dispersione scolastica – conclude il presidente Gancia – è l’individuazione dei punti di forza o di debolezza del contesto sociale, culturale ed economico che caratterizzano la provincia di Cuneo. La finalità è quella di arrivare a cogliere gli elementi che definiscono il sistema scolastico cuneese sotto l’aspetto qualitativo della sua efficacia nelle politiche di sviluppo del territorio, ma anche come il territorio stesso sia di stimolo alla crescita delle scuole e dei suoi allievi”.

Potrebbero interessarti anche...