Più vicino il parto senza dolore negli ospedali della Granda. Gancia: “Iniziativa in cui credo dal profondo”
Grande partecipazione per il convegno ad Alba. Cota: “Scelta politica già effettuata in maniera convinta. La sfida è oggi l’organizzazione del servizio”
Cuneo “Ritengo l’iniziativa a favore del parto senza dolore, della diffusione dell’anestesia epidurale un imperativo morale, qualcosa in cui credo dal profondo”.
La convinzione, espressa dal presidente della Provincia Gianna Gancia, è stata condivisa da esperti, dirigenti medici ed istituzioni riuniti ad Alba, martedì 14 giugno. La possibilità di scelta di partorire in sicurezza e senza dolore può dirsi, così, un po’ più vicina. Questo il risultato della tappa albese del convegno organizzato dal presidente Gancia e dall’Assessore provinciale alle Pari opportunità, Anna Mantini, in collaborazione con le associazioni “Donne per la Granda”, Fidapa, Soroptimist e Zonta. La serata ha incassato l’impegno da parte di medici ed istituzioni, a partire dal presidente della Regione, Roberto Cota, che ha dichiarato: “l’anestesia epidurale nell’assistenza del parto rientra tra le prestazioni ad oggi garantite dal sistema sanitario regionale. La sfida è, quindi, organizzare il servizio in maniera più capillare e in questo può venirci in aiuto la riforma sanitaria che si sta attuando a livello piemontese, attraverso la formazione del personale e la razionalizzazione della prestazione. E’, insomma, una scelta politica già effettuata in maniera convinta”.
“Ringrazio il governatore Cota – ha detto Gancia -, ho parlato di questa problematica con Lui in passato e l’ho trovato assolutamente disponibile. La sua presenza qui, questa sera, dimostra che ha personalmente raccolto questa sfida. Una sfida di civiltà che inizia oggi e che va portata avanti, perché i diritti di cui godiamo sono il frutto dell’impegno delle donne che ci hanno preceduti. Dobbiamo, per questo, assicurare il diritto alla scelta, nel massimo rispetto delle sensibilità e degli orientamenti personali di ciascuno, alle famiglie di domani”.
Anche per il secondo appuntamento, che ha ripetuto il successo di pubblico del precedente convegno di Saluzzo, può, quindi, dirsi raggiunto l’obiettivo di accrescere l’informazione della popolazione sulla possibilità di scelta dell’analgesia epidurale. A conferma dell’impegno assunto dalla Provincia con l’approvazione di un ordine del giorno finalizzato ad una maggiore diffusione del servizio, ad oggi assicurato solo dall’ospedale del capoluogo provinciale.
“L’impegno della Regione – ha aggiunto l’assessore provinciale Mantini – alimenta la speranza di un’attesa breve per vedere introdotta la procedura del parto con peridurale, quantomeno nei principali ospedali del territorio. La scelta della sede di questa sera non è casuale: a Verduno sorgerà, infatti, un nuovo grande ospedale. Le relazioni dei medici del Santa Croce di Cuneo e l’entusiasmo e la capacità di progettare dei colleghi albesi sono ottimi presupposti per costruire il domani”.
La serata ha preso forma grazie agli interventi di professionisti, dirigenti medici, anestesisti ed ostetriche. I saluti sono stati affidati all’assessore del Comune di Alba, Leopoldo Foglino e a Giovanni Monchiero, Commissario dell’Asl Cn2. L’esperienza dell’ospedale Santa Croce di Cuneo è stata rappresentata dal primario di Ginecologia e Ostetricia Pier Dino Rattazzi, dal primario di Anestesia e Rianimazione Giuseppe Cornara e dalla dottoressa Maria Bruno, dalla capo ostetrica Federica Ferrero. Qualche dato: la prima parto-analgesia a Cuneo ridale all’anno 2000. Ad oggi sono 9 gli anestesisti con una specializzazione in campo ostetrico che operano nella struttura: i parti con analgesia peridurale rappresentano il 12% del totale.
Hanno, quindi, preso la parola per l’Ospedale di Alba il dirigente medico della Sc di Ginecologia, Andrea Tarani, il dirigente medico di Anestesia e Rianimazione Luca Sivera e l’assistente medico di Anestesia e Rianimazione, Paola Sguazzini. Tutti gli interventi hanno ribadito l’impegno in termini di buona volontà, sacrificio e lavoro finalizzati all’attivazione del nuovo servizio, a partire da un progetto di visita ad un centro specializzato a livello europeo, dove l’analgesia peridurale è ormai una pratica consolidata, per prendere visione dei criteri organizzativi del servizio. Alla serata era, inoltre, presente l’ing Paolo Monferino, direttore generale della Sanità piemontese.