Assegnati contributi a 253 incidenti su un totale di 316 provocati da selvatici sul territorio cuneese
Nel 2010 cresciuto ancora il numero dei sinistri provocati da caprioli
Cuneo Nel 2010 è aumentato il numero degli incidenti provocati da fauna selvatica, soprattutto da caprioli, saliti a 316 dai 252 del 2009 (erano 270 quelli registrati tra il dicembre 2007 e lo stesso mese del 2008).
Sono cresciute anche, di pari passo, le istanze ammesse al rimborso danni da parte degli uffici dell’assessorato provinciale alla Tutela di Flora e Fauna: 253 quelle che hanno ottenuto parere positivo in base al regolamento regionale che disciplina le assegnazioni, ovvero 50 in più rispetto all’anno precedente.
“Segno evidente – spiegano il presidente della Provincia, Gianna Gancia, e l’assessore Stefano Isaia – di un’attenzione costante ad un problema sentito dal territorio. Complessivamente gli uffici provinciali hanno periziato danni per oltre 502.000 euro a fronte dei 430 mila del 2009. I danni dichiarati negli ultimi 12 mesi ammontavano a 677 mila euro. I dati testimoniano l’incidenza crescente del ruolo dei selvatici negli incidenti stradali: per questo siamo al lavoro in maniera concreta. La Provincia non si limita all’attività dei rimborsi, con l’avvenuta ottimizzazione della gestione delle pratiche messa in atto dal personale, ma ha attivato politiche di contenimento soprattutto degli ungulati, a maggiore tutela degli utenti della strada, ma anche delle coltivazioni che risentono dello squilibrio generatosi in alcune popolazioni della fauna locale”.
Alla conferenza stampa di presentazione dei dati annuali hanno partecipato anche il dirigente provinciale Paolo Balocco, con il coordinatore delle Guardie ecologiche volontarie (Gev) Mariano Sereno, agenti del Servizio di vigilanza faunistico ambientale e alcune Guardie ecologiche.
“Il problema – ha detto Balocco – si è imposto all’attenzione a partire dal 2000. All’avvenuto aumento dei livelli di circolazione stradale si è aggiunto, infatti, un incremento degli animali presenti sul territorio. E’ quindi cresciuta, parallelamente, l’interazione tra la fauna, i livelli di sicurezza stradale e i danni al comparto agricolo”.
Novità anche sul fronte dell’ammontare del rimborso che si attesta sul 54,44% (era al 61% nel 2009 e al 46% nel 2008). I dati raccolti confermano inoltre un’inversione di tendenza nella dinamica dei sinistri: sono raddoppiati quelli provocati da caprioli a quota 227 (erano 157 nel 2009 e 126 nel 2008) contro i 64 (79 nel 2009 e 121 nel 2008) da cinghiale. In 11 casi (11 nel 2009 e 19 nel 2008) è stato poi accertato il coinvolgimento di cervi, 14 (5 e 4) sono fatti risalire ad altra fauna selvatica. I picchi degli episodi si registrano in aprile-maggio e in agosto per i caprioli e in settembre-ottobre per i cinghiali. Le ore a maggiore incidenza sono quelle del primo mattino e notturne. L’area maggiormente coinvolta risulta essere quella del Comune di Chiusa Pesio, seguito da Sampeyre.
“Per gli automobilisti – spiega l’assessore Isaia – vale la raccomandazione di limitare la velocità in caso di attraversamento delle aree ad elevata incidenza di selvatici, soprattutto nelle prime ore del giorno”.
Per l’eccessiva presenza di cinghiali sul territorio della Granda, un recente incontro svoltosi in Provincia è, poi, servito a definire un calendario organizzato di battute di caccia in collaborazione con i cacciatori. “Un problema di difficile soluzione” lo ha definito Isaia, che ha aggiunto “la Provincia si sta impegnando al massimo per cercare di arginarlo e almeno contenerlo laddove possibile. Per questo abbiamo sempre chiesto anche la collaborazione dei cacciatori e con loro abbiamo stilato un programma di interventi in maniera condivisa”.
Il controllo dei cinghiali ha fatto segnare nel 2008 l’abbattimento di 299 capi, cui si aggiungono i 132 del 2009 e i 144 del 2010. Il calendario degli abbattimenti, suscettibile di modifiche, prevede interventi a partire da metà aprile a metà maggio. Ecco le date:16 aprile Alto; 20 aprile Niella Tanaro; 28 aprile Dogliani; 30 aprile Caprauna; 5 maggio Briaglia Vicoforte; 7 e 8 maggio zona di Cortemilia; 12 maggio San Benedetto Belbo; 14 maggio Priola Bagnasco; 21 e 22 maggio Cortemilia.
“Questo piano di interventi – ha concluso Isaia – vuole essere una risposta chiara e operativa alle segnalazioni che ci arrivano in Provincia da tutto il territorio”.