Controllo cinghiali, proseguono i corsi di formazione per proprietari e conduttori di fondi agricoli

La Provincia sta applicando la normativa regionale. Il consigliere Danna: “Buona la risposta per l’attuazione del piano di contenimento”

Cinghiale (foto d’archivio)

Cuneo – Continua l’attività di controllo della fauna selvatica, ed in particolare del cinghiale. La Provincia di Cuneo si è dotata di un Piano provinciale di controllo del cinghiale dall’aprile scorso che recepisce integralmente il decreto regionale, già approvato da Ispra ed integrato con il relativo parere di legge. Una particolare attenzione è riservata ai corsi di formazione per proprietari e conduttori di fondi agricoli interessati a partecipare al controllo del cinghiale.

Il documento regionale – che la Provincia sta applicando – mette a tema le disposizioni in materia di prevenzione dei danni causati dalla fauna selvatica e dall’attività venatoria alle produzioni agricole, dando indicazioni operative agli enti preposti sul controllo del cinghiale, prevedendo anche disposizioni per l’impiego degli impianti di cattura e per i controlli selettivi. La formazione è affidata a Province e Città Metropolitana, in collaborazione con gli Ambiti territoriali di caccia (Atc), i Comprensori alpini (Ca) e le organizzazioni professionali agricole. I corsi sono rivolti ai proprietari o conduttori dei fondi per assicurare che il personale scelto, oltre a disporre delle necessarie autorizzazioni all’uso delle armi in caso di abbattimento degli animali in gabbia, sia preparato sulle conoscenze tecniche (materiali e modalità d’impiego) e biologiche (sulla specie) necessarie. E’ prevista una prova finale (con specifiche prove di tiro per gli abbattimenti) o una verifica da parte delle amministrazioni del possesso delle analoghe competenze e abilità.

A maggio la Provincia di Cuneo ha incontrato la Federazione Provinciale Coltivatori Diretti, l’Unione Provinciale Agricoltori, la Confederazione Italiana Agricoltori e tutti gli Atc e Ca della Granda concordando un percorso metodologico per formare i proprietari e i conduttori di fondi interessati a partecipare al controllo del cinghiale. La parte teorica, snella ed essenziale (6 ore) sulle tematiche individuate dalla Regione, è stata realizzata dalle associazioni, Atc e Ca, mentre il corso sul campo (3 ore), riservato ai cacciatori che hanno superato l’esame teorico, è stato svolto dalla Polizia provinciale. Al termine dei corsi un esame obbligatorio per verificare di aver acquisito le necessarie competenze, conoscenze tecniche e biologiche sulla specie cinghiale. Alcuni cacciatori che non possedevano un’esperienza nella caccia al cinghiale, hanno dovuto superare anche la prova di tiro al poligono. Per chi aveva già usato gabbie di cattura per almeno tre anni (senza sanzioni) con abbattimento o meno del cinghiale i corsi sono stati sostituiti da una abilitazione d’ufficio, così come la verifica d’ufficio presso l’Atc e Ca di appartenenza ha permesso di esonerare dalla prova del poligono di tiro coloro che avevano già cacciato il cinghiale per almeno cinque stagioni venatorie.

Il primo corso teorico, organizzato da Coldiretti, si è svolto a Cuneo a giugno: 61 partecipanti hanno superato la prova finale. La settimana successiva la Provincia ha organizzato due corsi sul campo, uno a Cuneo (12 partecipanti) ed uno ad Alba (38), riservato ai proprietari o conduttori di fondi che hanno superato il corso teorico ed in possesso di porto d’armi uso caccia in corso di validità. Anche l’Atc Cn3 (Roero) ha organizzato un corso teorico (29 partecipanti), coerente con gli indirizzi forniti dalla Provincia, avviato nella seconda metà di luglio, così come l’Atc Cn4 (Alba-Dogliani) che l’ha previsto per l’ultima settimana di luglio. Ad agosto la Provincia organizzerà ancora uno o più corsi sul campo ad Alba per tutte le persone in possesso dei requisiti e che avranno superato il corso teorico dei due Atc.

Il consigliere provinciale delegato Pietro Danna: “Abbiamo appreso con soddisfazione della buona risposta che l’attuazione del piano di contenimento degli ungulati ha ricevuto da parte di tutti i portatori di interesse coinvolti, in particolar modo da chi si occupa e si occuperà di organizzare i corsi teorici per i soggetti che desiderano essere abilitati al contenimento. Il nostro impegno, come Provincia, sarà quello di seguire attentamente l’evolversi dell’iter in questione e di dialogare costantemente con gli enti coinvolti e , laddove fosse necessario, addivenire a qualche miglioria del procedimento amministrativo al fine di recepire le eventuali indicazioni che potrebbero pervenire in tal senso”.

Il controllo sui cinghiali ha visto, inoltre, una ventina di interventi nella scorsa primavera da parte del personale della Polizia Locale Faunistica della Provincia nei comuni della Granda dove si è registrata la massima presenza dei cinghiali. Ad oggi sono state rilasciate 56 abilitazioni al controllo del cinghiale e 25 autorizzazioni per la detenzione di gabbie di cattura, che si aggiungono alle oltre 100 autorizzazioni rilasciate nel passato ed ancora valide.

Ufficio Stampa Provincia

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