“Piter Pays-Sages” ricorda l’alluvione del novembre 1994
Con un testo di Nuto Revelli dal titolo “I montanari perduti” pubblicato il 7 novembre 1994
Cuneo – Anche il Piter “Pays-Sages” ricorda la tragica alluvione del 1994 attraverso la lezione che Nuto Revelli lasciò su “La Stampa” del 7 novembre 1994 dal titolo “I montanari perduti”.
“Tre giorni di pioggia torrenziale e avviene il disastro. I torrenti di montagna impazziscono, l’acqua scivola come su uno specchio inclinato verso la pianura. I fiumi non solo escono dagli argini, ma con la forza d’urto che accumulano, portano via tutto quello che incontrano, feriscono la gente e le colline. E’ quanto sta succedendo in casa nostra, strade e ponti ingoiati…Stiamo pagando il dissesto della montagna, il dissesto generalizzato del territorio. Gli errori del passato si pagano. Era scontato che a pagare l’abbandono della montagna fosse la pianura. Aver trasformato con superficialità migliaia di montanari, di specialisti della manutenzione del territorio in operai generici, è stato un errore imperdonabile. Uno dei tanti errori del periodo dell’industrializzazione selvaggia. La speranza è che questa lezione non si ripeta. Tornerà il sole. Si ricostruiranno le strade e i ponti. Ma dovremo uscire dall’ignoranza di sempre. O impareremo a rispettare il territorio o questa storia continuerà a ripetersi”.
Altre alluvioni hanno ancora colpito il fragile territorio cuneese. Attraverso il progetto “Pays Resilient” si intende dare un contributo per la creazione di un modello transfrontaliero adatto si singoli territori. Con la cultura della prevenzione e la gestione del rischio, per la tutela e la salvaguardia del paesaggio. Per chi in Alta Langa, in Alta Valle Tanaro, negli entroterra delle coste liguri e nizzarde vive e lavora.
Ufficio Stampa Provincia di Cuneo