La tappa cuneese di “Piemonte cuore d’Europa” per la programmazione Ue

Nuova programmazione europea 2021-2027 e Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr)

L’intervento del presidente Borgna (foto Provincia)

Cuneo – “Piemonte cuore d’Europa. Diamo forma al futuro” è il roadshow intrapreso dalla Regione per condividere con i rappresentanti delle categorie e degli enti locali i documenti di programmazione strategica che definiranno le linee di indirizzo per lo sviluppo del Piemonte dei prossimi anni. La tappa cuneese si è svolta giovedì 11 marzo alla Camera di Commercio. Imprese ed enti locali del territorio si sono messi a confronto con la Regione per scrivere insieme i piani strategici di sviluppo della provincia per l’utilizzo dei fondi del Recovery Fund (13 miliardi di euro) e quelli strutturali della prossima programmazione Ue 2021-2027 (cioè 4 miliardi di euro, 900 milioni di euro in più di quanto previsto).

Che cosa vuole realizzare la provincia di Cuneo entro i prossimi cinque anni? Digitalizzazione dei servizi, cioè strade digitali con la banda larga, ma anche strade d’asfalto e infrastrutture moderne per migliorare i collegamenti con Liguria e Francia. In particolare sono stati sottolineati i gradi ritardi per il ripristino del colle Tenda devastato dal maltempo, la questione della circonvallazione di Demonte ancora ferma al palo dopo i pareri discordanti di due ministeri, le tangenziali attese da tante città del territorio e le opere compensative dell’autostrada Cuneo-Asti. La Granda ha poi progetti di mobilità sostenibile, istruzione e ricerca, cura del territorio e sviluppo ambientale, agricoltura all’avanguardia, competitività e innovazione per le imprese del territorio.

“Abbiamo di fronte un’occasione storica – ha detto il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio -. Per questo dobbiamo farci trovare preparati, presentando a Roma e Bruxelles piani forti, credibili e condivisi, in grado di cogliere subito la fase della ripartenza. Qui nessuno chiede sussidi e assistenzialismo, ma risorse per ripartire subito a produrre ricchezza e lavoro”.

Il presidente della Provincia, Federico Borgna: “Mai come oggi c’è bisogno di questo confornto con la Regione e di condividere una strategia comune pensando al futuro della nostra comunità, Tutti stanno facendo la loro parte, noi ci stiamo lavorando da quasi un anno e questi fondi sono importanti per la costruzione di una nuova normalità. Siamo una provincia capace di fare squadra e sistema e sapremo cogliere questa sfida”.

“In questi mesi – ha aggiunto il presidente della Camera di commercio, Mauro Gola – la provincia di Cuneo ha dimostrato di essere solida e propositiva. Ma ora ha bisogno di nuovo ossigeno, di superare il divario digitale con investimenti sulla banda ultra larga e di uscire dall’isolamento con un piano infrastrutturale”.

Al dibattito sono intervenuti anche Giandomenico Genta, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, oltre a sindaci e amministratori locali, i rappresentanti delle associazioni di categoria, di enti turistici e parchi, agenzie formative, organizzazioni sindacali collegati via streaming. Nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), sono stati presentati 115 progetti e sono attese nuove proposte, come ha ben spiegato Paola Casagrande, dirigente della Regione. Il documento strategico è quello base per i progetti operativi regionali. Se la programmazione sarà preparata nei tempi e modi richiesti i primi fondi del Recovery potrebbero arrivare in estate, Fesr e Fondo sociale europeo a fine anno.

Carla Vallauri – Uff. Stampa Provincia

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