Tre Piani integrati territoriali (Piter) per lo sviluppo della Granda
Presentati i progetti che parteciperanno al programma europeo transfrontaliero Alcotra
Cuneo –Dopo mesi di intenso lavoro con un gioco di squadra, sono stati presentati entro il 30 marzo i tre Piani integrati territoriali (Piter) che coinvolgono il territorio della provincia di Cuneo e che parteciperanno al programma europeo transfrontaliero Alcotra. Lo annuncia il presidente della Provincia Federico Borgna: “Un grande risultato politico per la Provincia di Cuneo nel suo nuovo ruolo di coordinamento come ente di area vasta. Riusciremo a costruire nella Granda strategie che, ci auguriamo, possano rtasformarsi in progetti e quindi in risorse molto significative. L’auspicio che queste risorse producano un impatto forte per il rilancio dell’economia, creando le condizioni per una crescita generale di tutto il territorio”.
I tre Piter per cui è avviata la fase 1, riguardano tre aree provinciali: il Saluzzese dalla Valle Stura alla Valle Po; il Cuneese con Cuneo e le sue valli; la Val Tanaro con l’area albese e la Liguria. Un territorio che ha circa 200 chilometri di confine con la Francia. I tre Piter del Piemonte sud, insieme alla Regione Provence Alpe Cote d’Azur, concorreranno con i due Piter torinesi legati al Dipartimento francese delle Alte Alpi e all’area francese e con il Piter valdostano con la Savoia.
“E’ il risultato di un positivo lavoro fatto con l’aiuto della Regione Piemonte ed il suo assessore Alberto Valmaggia con il territorio – spiega il consigliere provinciale Milva Rinaudo che ha seguito con grande impegno questa partita fin dall’inizio, superando le numerose difficoltà. – Risultato non scontato e che ha portato a condividere strategie tra il territorio transfrontaliero. La Provincia ha avuto un ruolo determinante di coordinamento ed abbiamo dimostrato di voler cogliere le opportunità che si stanno presentando con i fondi europei. Siamo riusciti a far dialogare enti e territori costruendo una strategia interessante, coinvolgendo tutte le realtà provinciali anche se le risorse dovranno essere concentrate sui territori montani ”
Se i membri del Comitato di Sorveglianza e l’Autorità di gestione saranno convinti della bontà del lavoro potrebbero arrivare sul territorio diversi milioni di euro.
Roberto Passone, consigliere provinciale e sindaco di Novello: “Per la prima volta anche il territorio del Roero, della Langa ed Alta Langa è coinvolto. Un bel risultato che dimostra come possano fare sistema le varie aree della provincia di Cuneo. Sarà certamente un’esperienza interessante per crescere ulteriormente”.
Giorgio Ferraris, sindaco di Ormea: “Il risultato è stato molto positivo grazie all’impegno di tutti. Per quanto riguarda i territori dell’Alta Valle Tanaro e del Cebano ci sarà per la prima volta un progetto di sviluppo ampio suddiviso su vari settori e con punti di ricadute positive sul territorio”.
L’area saluzzese da tempo aveva già organizzato un Piano territoriale che ha, per la parte italiana, la città di Saluzzo al centro delle strategie trasfrontaliere, mentre per la parte francese vede coinvolte Rhones Alpes e Paca. “Il f ine è il ritorno al futuro – afferma Mauro Calderoni, sindaco di Saluzzo. – Centinaia di anni di storia comune fin dai tempi del Marchesato di Saluzzo e poi le terre e le valli intorno al Monviso e gli scambi continui coi vicini francesi attraverso il primo traforo alpino della storia europea ed i due colli della Maddalena e dell’Agnello. Il tutto saldato dalla condivisa tradizione e cultura occitana. L’occasione di ripensare l’organizzazione e i servizi in un nuovo e costruttivo rapporto tra terre alte e fondovalle. Tra Italia e Francia”.
Adesso la partita passa all’autorità di gestione. Il Comitato di sorveglianza dovrà deliberare entro luglio e valutare le strategie, avviando di fatto la fase 2. Nel dettaglio che segue i tre progetti e le aree coinvolte.
Terres Monviso. La prima area è quella delle Terre del Monviso ed Occitane. Ruolo determinante la città di Saluzzo con il sindaco Calderoni e le sei vallate (Infernotto, Po, Varaita, Grana, Maira e Stura), oltre ai 60 Comuni e 4 Communauté francesi del Queyras, dell’Embruinais, dell’Ubaye e del Guillestrois. Un territorio che ha tanti punti in comune come la valorizzazione del Monviso che recentemente ha ottenuto il riconoscimento Mab Unesco ed è unito da due valichi come il Maddalena ed il Colle dell’Agnello.
Pays Sage. Il secondo progetto è partito dall’Unione Alta Val Tanaro e dall’Alta Langa e coinvolgerà anche il Cebano, oltre alle Langhe. Questo Piter sarà guidato dalla Provincia di Cuneo e si legherà al territorio ligure, in particolare alla provincia di Imperia ed all’area francese della Costa Azzurra. La strategia condivisa è il “paesaggio” , come valore da difendere e sostenere. Oltre alle eccellenze di questo territorio si punterà in modo particolare alla formazione degli operatori locali, per aumentare le competenze nei settori strategici. Un occhio particolare agli interventi di ripristino e manutenzione delle aree gravemente danneggiate dalla recente alluvione.
Alpimed. L’area cuneese è legata a Nicemetropole e collegate dal colle di Tenda. Tra i punti di forza del progetto la biodiversità che unisce il Parco Alpi Marittime con il Parco nazionale del Mercantour. L’asse dell’innovazione , materia che riguarderà anche i servizi sociali con sperimentazione di nuove pratiche per favorire la vita nelle “terre alte”, ambiente e tutela dei rischi naturali, attrattiva del territorio e inserimento del trasporto ferroviario Cuneo-Nizza, inclusione sociale e cittadinanza europea.
Nota tecnica finale.
Alcotra (Alpi Latine Cooperazione Transfrontaliera) è uno dei programmi europei di cooperazione transfrontaliera. Copre il territorio alpino tra la Francia e l’Italia. Il periodo 2014-2020 è il quinto di programmazione Alcotra. Dal 1990, il programma ha finanziato quasi 600 progetti per circa 550 milioni di euro di sovvenzioni comunitarie. Il programma contribuisce alla strategia Europa 2020 per una crescita “intelligente, sostenibile e inclusiva” e che coinvolge occupazione, ricerca e innovazione, educazione, inclusione sociale e riduzione della povertà, cambiamento climatico e energia. Alcotra è finanziato dal Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale): strumento di attuazione della politica di coesione dell’Unione Europea per il finanziamento di programmi pluriennali di sviluppo regionale, derivati dalla negoziazione tra la Commissione europea, gli Stati membri e le Regioni. In particolare Alcotra fa parte del programma di Cooperazione Territoriale Europea, noto come Interreg, che mira a promuovere la creazione di un mercato unico attraverso azioni di cooperazione destinate a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle diverse regioni europee.