Upi e Anci insieme per bloccare il codice degli appalti. Borgna:”Essenziale intervenire”

Il presidente Borgna: “Riuscire a intervenire sul codice degli appalti è quasi altrettanto importante che riuscire a trovare i soldi per gli appalti stessi”

Foto d’archivio

Cuneo – Sbloccare gli appalti e rilanciare le opere pubbliche, rafforzando le stazioni appaltanti di Province e Città metropolitane. E’ la richiesta al governo che arriva dal presidente di Upi (Unione Province d’Italia), Michele de Pascale e dal coordinatore Anci delle Città metropolitane, Dario Nardella a sostegno dell’appello lanciato dal presidente Anac, Francesco Merloni. L’allarme riguarda gli appalti pubblici bloccati e, di conseguenza, la necessità di un piano di assunzioni urgenti per arruolare personale qualificato nelle Stazioni Uniche Appaltanti di Province e Città metropolitane. Si tratta di valorizzare al meglio le strutture che già sono avviate in questi enti e di costruire dei veri e propri Centri territoriali di progettazione e di gestione delle gare d’appalto pubbliche, in grado di supportare tutti gli enti, a partire dai Comuni.

“E’ evidente – sottolineano de Pascale e Nardella – che la prossima fase di ripresa dovrà prevedere ancora procedure e strumenti straordinari, e non solo per quanto riguarda la sanità. Dobbiamo affrontare l’altra emergenza, quella economica, con la stessa capacità di mettere in campo modalità nuove, mirate a ridare slancio alle imprese, soprattutto a quelle locali, soffocate dalla crisi”.

Alla loro si unisce la voce del presidente della Provincia di Cuneo, Federico Borgna: “Riuscire ad intervenire sul Codice degli appalti per semplificarlo e  velocizzare le procedure è quasi altrettanto importante che riuscire a trovare i soldi per gli appalti stessi. In questo momento ne abbiamo assoluto bisogno per poter ripartire”.

Le Stazioni Uniche Appaltanti delle Province e delle Città metropolitane devono essere considerate dal governo come una straordinaria opportunità per assicurare un avvio rapido di un grande piano di investimenti su strade, ponti, viadotti e scuole superiori. Ma per questo servono risorse mirate e la possibilità di disporre nel più breve tempo possibile di personale in grado di gestire gli appalti dalla gara alla messa in opera del cantiere, anche attraverso piattaforme informatiche pubbliche che tengano insieme legalità e rapidità.

Ufficio Stampa – Provincia

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