A partire da maggio riprende lo sfalcio erba lungo le strade provinciali

A partire dai punti più pericolosi e lungo le vie ad alto scorrimento. Intervento della Provincia di circa 480 mila euro suddiviso tra i 24 circoli dei 4 Reparti Viabilità.

Attività di sfalcio lungo le strade provinciali (foto Vallauri – Uff. Stampa Provincia)

Cuneo – Dopo il 4 maggio, appena sarà possibile riaprire i cantieri di lavoro, parte anche l’attività di sfalcio dell’erba lungo i bordi delle strade provinciali nei punti più pericolosi e lungo le vie ad alto scorrimento e più trafficate, a partire dalla pianura dove l’erba cresce più rapidamente. La Provincia assicura ogni anno una manutenzione ordinaria di base nei quattro Reparti Viabilità di Cuneo, Alba, Saluzzo e Mondovì. Oltre ai decespugliatori e ai mezzi meccanici dell’ente, viene impiegato il lavoro di ditte esterne. Gli affidamenti di servizio, che si stanno concludendo in questi giorni a cura del settore amministrativo dei Lavori pubblici, sono indicativamente di una ditta per ciascuno dei sei circoli per ogni Reparto, quindi vengono coinvolte circa 24 ditte; In alcuni casi, per vicinanza tra reparti diversi, alcune imprese possono essere destinatarie di più affidamenti.

Il costo dell’attività di sfalcio ammonta a circa 480.000 euro (importo al lordo dei ribassi di gara e dell’Iva), calcolato su una media di 20 mila euro per ciascuno dei 24 circoli. Nel dettaglio, ricordando che si tratta di macro importi e che cambiano in base ai chilometri di percorrenza, la somma è così ripartita tra i quattro Reparti: Mondovì 130.000 euro; Saluzzo 90.000; Alba 115.000; Cuneo 150.000. Per controllare la crescita dell’erba si ricorre esclusivamente al taglio. La Provincia non fa utilizzo di diserbanti chimici che potrebbero avere conseguenze sulle colture biologiche, la salute degli animali o causare altri danni ambientali. L’attività di coordinamento e controllo del lavoro di sfalcio viene svolta dai cantonieri della Provincia destinati alla manutenzione delle strade, ma sempre meno numerosi e comunque molto al di sotto delle necessità richieste dagli oltre 3.000 chilometri di strade provinciali nella Granda.

Carla Vallauri – Uff. Stampa Provincia

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