Mondovì: continua la lotta della Provincia sull’ingiusta ripartizione dei fondi per strade e scuole

A Mondovì lunedì 11 novembre si è svolto il secondo incontro-confronto con i sindaci del territorio

Il Consiglio provinciale quasi al completo a Mondovì (foto Vallauri – Uff. Stampa Provincia)

Cuneo – Lunedì sera 11 novembre, nell’affollata sala conferenze della stazione Breo della Funicolare di Mondovì, si è svolta la seconda tappa del percorso che la Provincia organizza per incontrare tutti i sindaci della Granda sul tema della ripartizione di fondi statali per la manutenzione ordinaria delle strade e delle scuole provinciali, considerata ingiusta ed iniqua. La Provincia di Cuneo è, infatti, terz’ultima in Italia nella graduatoria relativa ai finanziamenti da Roma assegnati a tutte le province italiane per strade e scuole e riceve 1.156.581 euro su 250 milioni disponibili. Dopo di essa solo Biella e Vibo Valentia. Ma la Provincia di Cuneo è seconda per numero di Comuni e la quarta per estensione territoriale con oltre 3.200 km di strade, in gran parte montane e più di 25.000 studenti su 72 edifici scolastici.

Il presidente Federico Borgna e il Consiglio provinciale, quasi al completo, si sono confrontati con una cinquantina di sindaci dei Comuni del territorio del Reparto Viabilità di Mondovì. Scopo: informare i primi cittadini delle decisioni governative, presentare l’ordine del giorno condiviso dai Consigli comunali e decidere insieme eventuali interventi di lotta per ottenere una correzione alla ripartizione che vale per i prossimi 15 anni. All’incontro erano presenti anche i tecnici provinciali responsabili della viabilità di Monregalese, Alta Langa e Cebano.

“Le Province sono in mezzo ad un guado – ha detto Borgna – e l’aver tagliato risorse e personale senza però diminuirne le competenze, fa sì che ora i servizi ai cittadini arrivino in ritardo o ridotti. Siamo qui per condivide un ordine del giorno di lotta perché solo un territorio compatto che si muove insieme per chiedere ed ottenere ciò che gli serve”. “Quella di stasera è una presa di coscienza comune – ha aggiunto il consigliere provinciale del territorio Pietro Danna – perché la Provincia c’è ancora, ha competenze fondamentali e lo Stato non se ne può dimenticare”.

E’ stato il consigliere provinciale al Bilancio, Giorgio Lerda, a dare i numeri della crisi. “Dopo la riforma Delrio la Provincia di Cuneo è rimasta con metà personale (350 dipendenti) e soprattutto mancano le figure professionali per progettazioni e lavori. Dopo la riforma, dal territorio vanno allo Stato ogni anno tra gli 11 e i 12 milioni di euro e quest’anno Cuneo ha ricevuto indietro solo 1,1 milione di euro: troppo poco per garantire la manutenzione di strade e scuole, tenendo conto che soltanto per lo sgombero neve spendiamo in media 7,3 milioni di euro all’anno oltre a 1 milione per il sale e che soltanto per pagare le utenze di tutte le scuole servono circa 4 milioni di euro all’anno”.  Lerda ha fatto riferimento anche al problema dei mancati incassi derivanti dalle multe fatte dai Comuni sulle strade provinciali il cui 50% va versato, per legge, dai Comuni alla Provincia.

In discussione ci sono anche i criteri adottati dal ministero dell’Interno per finanziare le Provincie, definiti da Borgna “criteri da roulette russa”, che hanno ripartito le risorse facendo una media su alcuni anni (e non altri) tanto da danneggiare pesantemente chi, come la  Granda, aveva magari sostenuto maggior spese per grandi nevicate. Del tutto ignorati, ad esempio, il criterio dell’estensione geografica e quello della “montanità” del territorio.

Per quanto riguarda il Monregalese è stato precisato dalla consigliera provinciale delegata Annamaria Molinari che il reparto di Mondovì, composto da 845 chilometri di strade e 18 chilometri di ponti, ha visto dimezzato il numero dei cantonieri, sceso da 56 a 25 nell’arco di tre lustri. La spesa di manutenzione è passata dai 7 milioni del 2005 ai 4 milioni del 2019 e a livello di spesa per le bitumature, tra il 2014 e il 2019 la Provincia ha eseguito interventi su appena 99 chilometri.

Da qui la proposta di un ordine del giorno da far approvare da tutti i Consigli comunali della Granda rivolto a Governo, Regione Piemonte, Unione delle Province Italiane e Parlamento per chiedere una criteri più equi o risorse aggiuntive che possano ridare dignità all’ente e al territorio. Al dibattito sono intervenuti Franca Biglio sindaco di Marsaglia, Adriano Bertolino sindaco di Frabosa Sottana, Bruno Curti sindaco di Rocca de’ Baldi e Riccardo Ghigo sindaco di Monchiero. Le prossime due tappe degli incontri con i sindaci saranno mercoledì 20 novembre ad Alba e lunedì 25 novembre a Saluzzo.

Foto e testo di Carla Vallauri – Uff. Stampa Provincia

Alcune immagini dell’incontro a Mondovì

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