Progetto definitivo per la sistemazione idraulica del ponte di Cardè sul fiume Po

L’intervento, che prevede anche una ricalibratura della sponda sinistra e scogliere di massi, ammonta a 454.280 euro

Il ponte di Cardè sul fiume Po (foto Settore Viabilità Provincia)

Cuneo – Ammonta a 454.280 euro il progetto definitivo, approvato con decreto del presidente della Provincia Federico Borgna nei giorni scorsi, per la sistemazione idraulica del ponte di Cardè sul fiume Po lungo la strada provinciale 29. Il documento è aggiornato alle prescrizioni pervenute in sede di conferenza dei servizi di esclusione della procedura di valutazione d’impatto ambientale (Via) ed è stata quindi necessaria una nuova approvazione.

Gli interventi previsti sono gli stessi già indicati nel progetto definitivo precedentemente approvato: ricalibratura della sponda sinistra del fiume Po nel tratto a ridosso del ponte della provinciale 29; realizzazione di una scogliera in massi di cava sulla sponda sinistra del Po; realizzazione di due soglie di fondo in massi ciclopici, a monte e a valle del ponte stesso; realizzazione di rip rap in massi a protezione della pila di sinistra del ponte.

I lavori hanno lo scopo di contrastare i fenomeni erosivi e di deposito generati del corso d’acqua, che sono stati causa dell’erosione a valle del ponte e nei pressi delle pile dello stesso, e dei depositi in sponda sinistra, riducendo così la sezione di deflusso del fiume. Sono, inoltre, di fondamentale importanza per garantire la sicurezza della viabilità della provinciale 29 e delle opere pubbliche, proponendo tecniche con un elevato grado di inserimento ambientale.

L’opera sarà finanziata nell’ambito degli interventi di emergenza per la messa in sicurezza delle infrastrutture stradali provinciali di connessione sul fiume Po che per la provincia di Cuneo riguardano la sistemazione idraulica del ponte di Cardè. L’intervento rientra tra le opere di regolazione del corso dei fiumi e dei torrenti, canalizzazione e interventi di bonifica idraulica ed altri simili destinati ad incidere sul regime delle acque di competenza regionale.

Carla Vallauri – Uff. Stampa Provincia

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