Completamento dell’autostrada Cuneo-Asti: cresce l’attesa per l’incontro con il ministro Delrio
Si è riunito in Provincia il Comitato di monitoraggio che sollecita la conclusione dell’infrastruttura
Cuneo – Percorso chiaro, definizione delle opere accessorie e tempi certi per la realizzazione dell’opera. Questi i tre aspetti richiesti, ad una sola voce, da tutti i partecipanti al Comitato di monitoraggio per l’autostrada Cuneo-Asti che si è riunito in Provincia lunedì 27 febbraio, in attesa della visita che il ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio farà lunedì prossimo 6 marzo in provincia di Cuneo. Portare il confronto con il Governo sul territorio è anche l’obiettivo comune del tavolo che si prepara ad una mobilitazione generale di sindaci, autorità e categorie produttive per la visita del ministro in Prefettura e forse anche a Pollenzo per un sopralluogo in zona.
Il problema del completamento dell’autostrada Cuneo-Asti si trascina da tempo. A concludere l’opera manca il lotto II.6 tra Roddi e Cherasco (appaltato alla Società autostradale Cuneo-Asti) che è il più complesso perchè deve superare il fiume Tanaro. Le ipotesi progettuali sono tre: una galleria a doppia fornice (unico progetto approvato e pronto a partire), un tunnel mono fornice o una strada di superficie esterna su impalcato (il progetto risale al 1998 e andrebbe riapprovato in base alla nuova normativa). I tempi di realizzazione e i costi sono evidentemente diversi, così come le posizioni dei vari soggetti implicati.
Il confronto si è svolto a Cuneo con i parlamentari Chiara Gribaudo e Mariano Rabino, i rappresentanti della Provincia con il vice presidente Flavio Manavella e numerosi consiglieri provinciali. “L’obiettivo è arrivare ad una posizione condivisa da sottoporre al ministro”, ha detto Manavella. Presenti anche i sindaci di Alba, Maurizio Marello e di Bra, Bruna Sibille, oltre ai rappresentanti delle associazione di categoria (Confindustria, Confartigianato, Astra autostrasportatori, Camera di Commercio) e del Movimento 5 Stelle con il consigliere regionale Mauro Campo. Tra le soluzioni più citate durante il dibattito quelle della galleria doppia e della strada su impalcato, quest’ultima sostenuta da Confindustria e Movimento 5 Stelle. Critici invece i sindaci di Alba e Bra che hanno chiesto garanzie sulle opere accessorie di compensazione, ricordando che non sono i territori a dover individuare la soluzione, ma il Governo.
La soluzione finale, in realtà, si trascina da anni anche per le vicende legate al rinnovo delle concessioni autostradali e per le ipotesi progettuali che coinvolgono il gruppo Gavio e Anas facenti parte (con quote del 65% e 35%) della stessa società autostradale. L’unica cosa certa e condivisa è che il territorio cuneese e, in particolare, le realtà economiche e produttive hanno urgente bisogno di tutta l’autostrada Cuneo-Asti per poter affrontare le sfide di un mercato sempre più globale e in rapida evoluzione.
Alcune immagini dell’incontro in Provincia