“Giovanni Giolitti, lo statista della Nuova Italia”
Lunedì 6 marzo in Provincia la presentazione del dvd realizzato dal Centro Europeo “Giolitti”
Cuneo – E’ dedicato a Giovanni Giolitti, statista della nuova Italia, il video che sarà presentato lunedì 6 marzo alle 17 al Centro Incontri della Provincia (sala A) dal Centro Europeo “Giolitti” di Dronero-Cavour, in collaborazione con la Provincia di Cuneo e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo. L’opera, realizzata con il contributo del Consiglio regionale del Piemonte nell’ambito del progetto “Il Piemonte per l’Italia: Cavour, Giolitti, Einaudi”, è dedicata alla figura di Giovanni Giolitti (Mondovì, 27 ottobre 1842-Cavour,17 luglio 1928).
Deputato alla Camera dal 1882 alla morte, ministro del Tesoro e delle Finanze dal 1889 nel governo presieduto da Francesco Crispi, cinque volte presidente del Consiglio dei ministri tra il 1892 e il 1921, Giolitti ha lasciato una traccia indelebile nella storia d’Italia e della provincia di Cuneo. Per parte di padre (i Giolitti, originari della Valle Maira) e di madre (i Plochiù) di famiglia dai robusti sentimenti liberali e a servizio dello Stato, Giolitti si laureò in giurisprudenza a Torino a 19 anni. Dipendente del Ministero della Giustizia dal 1861alla pensione e dal 1869 “prestato” al ministero delle Finanze, percorse rapidamente la carriera sino alla nomina a Consigliere di Stato nel 1882, a soli 40 anni.
La sua formazione e la sua ascesa coincisero con unificazione nazionale (sotto l’insegna di Vittorio Emanuele II re costituzionale), trasferimento della capitale da Torino a Firenze e a Roma, unificazione dei codici, ammodernamento e affermazione dell’Italia nella Comunità internazionale, malgrado enormi ritardi storici, diffidenze di nemici e alleati e ribellismo interno, anche armato. Alle spalle Giolitti ebbe il “Vecchio Piemonte”, il mondo plasmato nei secoli dalla convergenza di aristocrazia operosa, borghesia colta, ecclesiastici dediti anche agli emarginati e cittadini fedeli alle istituzioni. La sua forza si fondò sul consenso degli elettori, ai quali rimise il giudizio sulla propria opera nei momenti più difficili: quando si dimise da presidente del Consiglio sotto l’incalzare dello “scandalo della Banca Romana” (1893) e dovette lasciare Roma perché minacciato di morte per la sua opposizione all’ingresso nella Grande Guerra (1915).
Come Massimo d’Azeglio, Camillo Cavour, Urbano Rattazzi, Quintino Sella, Agostino Depretis e la miriade di parlamentari e ministri dal 1848/1861 in poi, Giolitti rappresentò il rinnovamento della classe dirigente nazionale: una conquista preziosa per tutti i cittadini, la Terza Italia, da lui celebrata all’Altare della Patria nel cinquantenario del Regno (1911). Con Vittorio Emanuele III nel primo Novecento Giolitti fece dell’Italia il fulcro di un’Europa di pace e progresso civile.
Per comprenderne pensiero e azione giova visitare la sua terra e conoscerne popolazione e tradizioni. Nel video ne viene proposta la biografia, fondendo storia, paesaggio, arte e religiosità con la guida di storici quali Ottavio Bariè, Cosimo Ceccuti, Massimo de Leonardis, Roberto Einaudi, Dario Fertilio, Gianna Gancia, Nerio Nesi, Francesco Perfetti, Aldo G. Ricci, Tito Lucrezio Rizzo, Romano Ugolini e Antonino Zarcone, e amministratori come Gianna Gancia, Enrico Colombo e il presidente del Centro Giolitti, Alberto Bersani. Giovanna Giolitti, bisnipote dello Statista, guida con la figlia Carlotta alla visita di Casa Giolitti-Plochiù in Cavour, mausoleo della Grande Italia.
Il dvd è stato realizzato nell’ambito del Progetto “Il Piemonte per l’Italia: Cavour, Giolitti, Einaudi”, comprendente Fondazione Camillo Cavour, Santena; Fondazione Luigi Einaudi, Roma; Centro europeo Giovanni Giolitti, Dronero-Cavour. Si è valso del contributo di: Consiglio Regionale del Piemonte (Marco Laus), Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo (Giovanni Rabbia), Fondazione Luigi Einaudi, Roma (Mario Lupo), Camera di Commercio di Cuneo (Ferruccio Dardanello), Associazione di Studi sul Saluzzese (Attilio Mola).
Il video presenta una rassegna di “luoghi giolittiani” (Mondovì, Cuneo, Cavour, Dronero, il Castello di Racconigi, e tutta la Valle Maira, con immagini del tutto inedite), come anche i “palazzi del potere” nei quali crebbe e dai quali esercitò il suo magistero politico, inclusa la Prefettura di Cuneo, che ospitava il Consiglio provinciale di cui Giolitti fu membro dal 1886 e presidente dal 1905 alle forzate dimissioni del dicembre 1925. La sua ampiezza (55 minuti) e l’obiettività ne fanno uno strumento didattico per la miglior conoscenza della storia d’Italia, della sua dirigenza, dei suoi complessi problemi dal Risorgimento alla morte dello statista.