Tanti giovani per la proiezione del video sull’esodo di Pola

Incontro con le scuole in occasione del Giorno del Ricordo

L'attento pubblico dei giovani alla proiezione (foto Uff. Stampa Provincia)

L’attento pubblico dei giovani alla proiezione (foto Uff. Stampa Provincia)

Cuneo – Un folto pubblico di giovani, studenti delle scuole superiori di Cuneo, ha seguito con molta attenzione e in grande silenzio la proiezione del video “La città vuota. Pola 1947, il suo esodo e la sua storia” sull’esodo giuliano-dalmata del secondo Dopoguerra, presentata lunedì 20 febbraio in anteprima al cinema Monviso di Cuneo in occasione del Giorno del Ricordo.

Nell’introduzione la consigliera provinciale Milva Rinaudo, organizzatrice dell’evento insieme all’assessore comunale alla Cultura Alessandro Spedale, ha voluto ricordare la figura di don Aldo Benevelli, già partigiano e testimone della Resistenza, morto ieri all’età di 93 anni. Sono poi intervenuti Sergio Soave, presidente Polo del ‘900 e dell’Istituto Storico della Resistenza di Cuneo ed Enrico Miletto della Fondazione Vera Nocentini e Istoreto, autore del soggetto, testi e ricerche

L’iniziativa, promossa da Provincia di Cuneo, Città di Cuneo e Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea in provincia di Cuneo, era inserita nell’ambito delle manifestazioni per il Giorno del Ricordo 2017 e del 70° Anniversario del Trattato di Pace promosse dal Consiglio Regionale del Piemonte, Comitato Resistenza e Costituzione, Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Comitato Provinciale di Torino, Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”, Istituto Luce-Cinecittà, la stessa Fondazione Vera Nocentini e Istoreto 2017.

Il dvd ha presentato la drammatica vicenda svoltasi tra il dicembre 1946 e il marzo 1947, quando circa 28 mila dei 32 mila abitanti di Pola abbandonarono la città, dirigendosi lungo le sponde italiane del Mare Adriatico. A trascinarli via dalle loro case la notizia dell’imminente firma del Trattato di Pace di Parigi che, oltre a Pola, avrebbe assegnato alla Jugoslavia di Tito anche Fiume, Zara e quasi tutta la restante parte dell’Istria. Un flusso imponente che costituisce uno dei momenti più rappresentativi, anche sul piano simbolico, dell’esodo giuliano-dalmata. Attingendo al prezioso patrimonio dei cinegiornali dell’Istituto Luce, intrecciato con documenti d’archivio, immagini e contributi letterari, il documento ripercorre, a settant’anni da quegli eventi, le vicende dell’esodo da Pola e quelle legate all’arrivo, all’accoglienza e alla difficile integrazione dei sui esuli sul territorio italiano, inserendole nella cornice degli spostamenti forzati di popolazione che disegnano il frastagliato scenario dell’Europa post-bellica.

Al termine un breve dibattito che ha coinvolto anche i ragazzi delle scuole e le conclusioni affidate all’assessore comunale ai Servizi educativi e scolastici, Franca Giordano.

Alcune immagini dell’evento

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