Piogge e nevicate, nuovi danni alla viabilità provinciale
Ad inizio marzo i danni sulle strade provinciali dopo gli eventi meteo ammontavano già ad oltre 1 milione di euro
Cuneo Le piogge e le nevicate del 15-17 marzo hanno aggravato la già difficile situazione delle strade provinciali causando ulteriori frane, smottamenti, formazioni di nuove buche e danni stradali, oltre a quelli già registrati per le nevicate e che la Provincia sta monitorando. L’inverno che si sta concludendo ha avuto gravi conseguenze per il territorio di tutta la Granda. Ad inizio marzo i danni rilevati sulle strade provinciali dopo gli eventi meteo ammontavano ad oltre 1 milione di euro. A ciò si aggiungano quelli causati dalle piogge e dalla nevicata dell’ultimo fine settimana che ha portato in quota, in alcune zone montane della Granda, ancora 1-1,20 metri di neve fresca. Nelle foto scattate ad Artesina domenica 15 marzo si vede l’intervento di sgombero neve da parte dei mezzi incaricati dalla Provincia intervenuti in via eccezionale. In questo caso la neve non ha causato danni diretti alle carreggiate, ma le strade si presentano in condizioni molto difficili, con la necessità di urgenti bitumature e manutenzione stradale. Sono tuttora in corso sopralluoghi su tutto il territorio provinciale con situazioni in costante evoluzione.
Riguardo a tali dissesti gli uffici tecnici provinciali gradualmente svolgeranno la progettazione in relazione a possibili finanziamenti che potranno essere disposti dal Governo. Ma gli stessi settori viabilità e amministrativi sono in difficoltà per mancanza di risorse e di personale per definire gli aspetti progettuali di competenza. La Provincia ha avviato già l’anno scorso collaborazioni con i Comuni che andranno formalizzate con specifiche convenzioni e che comunque hanno riguardato interventi minimi (soprattutto taglio erba). Inoltre, la situazione delle infrastrutture provinciali ha portato in molti casi, per mancati investimenti e manutenzione degli ultimi anni, a situazioni che richiedono interventi strutturali su pavimentazioni, giunti, rete idrografica minore, ripristino dissesti e manutenzione ordinaria.
La situazione del Reparto di Alba è tra le più gravi. Nella serata di martedì 17 marzo 2015 i danni causati dalle intensissime piogge di questi ultimi giorni hanno creato problemi gravi e complessi. Al momento risulta chiusa una strada a causa di una frana da monte (Sp 114 Cortemilia-Bergolo) e per un’altra è stato necessario emettere ordinanza per senso unico alternato “a vista” (Sp 32 Alba Diano nei pressi del Tunnel di Diano) a causa di una frana di materiale dalla scarpata di monte. Di seguito l’elenco parziale delle strade che presentano le maggiori criticità:
- SP 239 Cortemilia Bergolo in Comune di Bergolo: frana da monte
- SP 208 Cortemilia Serole: frane da monte.
- SP 32 Alba Diano Comune di Alba: frana massi da monte
- SP 291 Sinio Albaretto: guado chiuso e frana da monte nel tratto Sinio- Guado
- SP 58 Novello Fondovalle: cedimento del piano stradale segnalazione e divieto provvisorio per autocarri
- SP 52 Castelleto Valle Uzzone: frana da monte con chiusura temporanea strada
- SP 186 Santo Stefano Belbo – Moncucco; frana da monte
- SP 125 Alba Serralunga: cedimento corpo stradale
- SP 9 Monforte Dogliani (Argentella) : cedimento corpo stradale in più punti
- SP 31 Santo Stefano Belbo – Camo: Frana di banchina di valle – restringimento carreggiata
- SP 51 Castiglione Tinella: due frane di banchina di valle- restringimento carreggiata
- SP 439 Cortemilia loc. Mondurasco: frana banchina di valle
- SP 106 Manera Benevello: frana di valle – restringimento carreggiata
- SP 51 Neive Mango: frana da Monte
- SP 358 Roddi Verduno: cedimento piano viabile
- SP 171 Vaccheria Guarene: cedimento piano viabile
- SP 270 Mango Manera: cedimento del piano stradale
“La Provincia – dice il vice presidente Mario Riu -, non avendo risorse a disposizione come ben noto, sta verificando come coinvolgere tutti i livelli di governo regionali e nazionali per affrontare le necessità impellenti, a partire dalle frane e dal ripristino degli asfalti. Da parte nostra massimo impegno per la definizione del quadro della situazione e per la progettazione degli interventi urgenti. Ringrazio tutti i dipendenti e gli operatori esterni che si sono impegnati in questa fase nel mettere in sicurezza le strade, per quanto possibile. Restano poi aperti i grandi problemi di viabilità, come quello del vallone di Elva. In passato, ad esempio per l’alluvione del 1994, furono stanziati fondi straordinari che permisero la realizzazione di opere ingenti per la messa in sicurezza del territorio e la salvaguardia di beni artistici e culturali che non possiamo abbandonare. Oggi, anche a causa dei vincoli imposti dal patto di stabilità, le scarse risorse disponibili sono bloccate. Faremo tutto il possibile per risolvere la situazione.”