Ultima settimana per partecipare al concorso fossanese “I-Factor”

Il premio finale per il miglior progetto informatico è di 10 mila euro

Immagine di repertorio

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Cuneo – Ultima settimana (scadenza 24 gennaio) per partecipare al concorso “I-Factor”, il primo talent per “nerd” bandito dal Comune di Fossano, con il patrocinio della provincia di Cuneo, riservato a giovani talentuosi, abili informatici, conoscitori di tutto ciò che è digital. Il progetto prevede la presentazione delle candidature entro il 24 gennaio tramite mail a ifactor@ubloom.it e l’audizione con la realizzazione di un sistema informatico per automatizzare le richieste di patrocinio, manifestazioni e sale comunali che gestisca un collegamento al calendario comunale e i social network. I candidati dovranno occuparsi di programmazione e grafica e il 26 gennaio riceveranno informazioni dettagliate rispetto alla prova. Il progetto è riservato a giovani tra i 16 e 26 anni, residenti in provincia di Cuneo o ex allievi di una scuola della provincia. Si può partecipare da soli o in gruppo.

A fine febbraio la giuria tecnica individuerà tre giovani talenti che, per dividersi il premio finale di 10 mila euro, dovranno realizzare tre diversi servizi innovativi per la Pubblica Amministrazione per migliorare il modo con cui il Comune di Fossano e più in generale la P.A. si relaziona con i suoi cittadini. “I-Factor” è un’iniziativa organizzata con il supporto di uBloom, il coworking a Fossano.

“Sosteniamo l’iniziativa promossa dal Comune di Fossano – ha commentato il presidente della Provincia, Federico Borgna – perchè rientra a pieno titolo nel processo di digitalizzazione e trasparenza della Pubblica Amministrazione, laddove lo scopo è quello di rendere più efficienti e accessibili servizi rivolti ai cittadini”.

“Ringrazio il presidente Borgna per la collaborazione a questa iniziativa – ha aggiunto il sindaco di Fossano, Davide Sordella -. Pensare ai giovani significa pensare al nostro futuro e a quello del territorio. Il patrocinio ed il sostegno  ricevuti sono un segno di un modo nuovo di lavorare tra Provincia e Comuni”.

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