Servizio civile volontario nazionale: successo per l’edizione 2012
Si è svolto in Provincia il bilancio dell’attività. Dal 2003 ad oggi sono stati coinvoli 631 giovani cuneesi
Cuneo – Sono 631 i giovani cuneesi che dal 2003 ad oggi hanno svolto il Servizio civile volontario nazionale. La Provincia di Cuneo, ente di riferimento a livello locale, ha promosso da subito l’iniziativa che rappresenta un’importante attività formativa e in questi dieci anni ha partecipato all’inserimento dei giovani in progetti specifici di impegno civile presso case di riposo, biblioteche, comuni, centri socio-assistenziali, musei, informagiovani, in ambiti assistenziali, reinserimento sociale, prevenzione, protezione civile, promozione culturale ed educazione all’ambiente.
I risultati dell’anno di Servizio civile volontario 2012-2013 che si sta concludendo sono stati presentati in Provincia martedì 26 febbraio dal Settore Politiche sociali e Famiglia. Sono stati 58 i giovani coinvolti in 25 progetti presso una ventina di enti. Da quando il Parlamento ha approvato la legge n.64 istitutiva del Servizio civile volontario, la Provincia di Cuneo continua ad impegnarsi per promuovere sul territorio questa opportunità, assumendo un ruolo di coordinamento e di sostegno al territorio. Nel corso degli anni è cresciuta la collaborazione fra la Provincia di Cuneo e gli enti aderenti al protocollo d’intesa che ha consentito la creazione di una rete attiva di soggetti, volta alla promozione ma soprattutto alla costruzione della cultura del Servizio Civile Nazionale sul territorio, sino a condurre, nell’anno 2008, all’inserimento della Provincia di Cuneo fra gli enti di 1ª classe dell’Albo Regionale.
“Il Servizio civile volontario è un’esperienza formativa ed educativa – spiegano la presidente della Provincia, Gianna Gancia e l’assessore alle Politiche sociali e giovanili, Pietro Blengini – ma anche un’occasione di crescita personale, di educazione alla cittadinanza attiva, di aiuto alle fasce deboli della società, contribuendo allo sviluppo sociale, culturale ed economico del nostro Paese. Non credo siano molte le realtà che possono vantare un numero così considerevole di soggetti di natura differente (enti pubblici e del privato sociale), capaci di lavorare sul territorio in modo coordinato e condiviso”.
“Voglio ringraziare per il servizio che ciascuno di voi ha reso alla nostra collettività – ha aggiunto Blengini – e sottolineare, in particolare, il valore sociale del vostro impegno in attività formative proiettate al futuro, in un momento di crisi economica e soprattutto occupazionale che vi tocca in modo particolare e da cui sono sicuro che usciremo, pur tra tante difficoltà“.
Un dato significativo riguarda anche il numero di ore/servizio erogate sul territorio dai volontari e di risorse attivate e mobilitate dall’indotto. Per esempio, i 58 volontari partiti a marzo 2012 che stanno finendo il servizio hanno erogato 81.200 ore di servizio in 12 mesi e 6.670 ore di formazione. Con un investimento locale di 39.000 euro (da parte di Comuni e enti coinvolti) sono stati distribuiti, in termini di retribuzione mensile ai volontari, 307.144 euro, pari a otto volte la somma investita. I giovani in servizio nel 2012 sono in massima parte donne (88%), hanno tra i 20 e 28 anni, sono in possesso di diploma di maturità (68%) e vivono in provincia di Cuneo (98%).