Bilancio annuale dell’attività del Centro recupero animali selvatici di Bernezzo
La struttura, riconosciuta dalla Provincia, è attiva da un decennio
Cuneo – Tra i 744 animali pervenuti nel 2012 al “Centro di recupero animali selvatici” (Cras) di Bernezzo ci sono anche 92 caprioli, 39 ricci, 75 rondoni comuni, 18 poiane, 22 civette, 30 tartarughe, 1 cormorano e 1 ramarro, oltre a germani reali, merli comuni, passeri, cornacchie e molti altri animali feriti o ammalati. Di tutti questi esemplari ben 463 sono stati consegnati da privati, 65 dal settore Tutela Flora e Fauna della Provincia, 88 dal Cras, 46 dall’Asl e altri dal Corpo Forestale dello Stato, da guardiaparco, da vigili urbani e dai Comprensori alpini.
I dati sono stati resi noti dalla relazione annuale delle attività 2012 del Centro. Lo scorso anno sono stati liberati 311 animali, circa 116 sono ancora degenti, altri sonostati dati in affido. Le cause di arrivo sono soprattutto i traumi da urto (246 casi), ma anche nascite immature (212), aggressioni (120), intrappolamenti, delibitazione, avvelenamenti o abbandoni. La struttura di Bernezzo opera dal 2001 e l’attività è andata in crescendo fino ad oggi. Dispone di voliere per grandi rapaci e piccoli volatili, strutture per la degenza degli ungulati e per la detenzione degli animali sequestrati, oltre a qualche automezzo per i trasporti degli animali. Si tratta di un’associazione ambientale per la protezione della fauna. L’attività di recupero degli animali selvatici feriti è riconosciuta dal ministero dell’Ambiente. Le cure vengono prestate dai volontari guidati da Luciano Remigio. La Provincia ha stipulato un accordo di collaborazione con il “Centro” che riconosce l’attività svolta dall’associazione.
“Il Centro di recupero animali selvatici di Bernezzo ha sempre operato nel settore con grande professionalità ed impegno, garantendo, in collaborazione con la Provincia, il raggiungimento degli obiettivi di tutela – spiegano la presidente della Provincia, Gianna Gancia e l’assessore alla Caccia e Pesca, Stefano Isaia -. La Provincia provvede al recupero e al trasporto degli animali ritrovati, alla liberazione degli stessi e alla tenuta di un registro degli esemplari. L’associazione si impegna nella vigilanza delle strutture, nella somministrazione di alimenti, nelle cure mediche degli animali”.