Il Consiglio provinciale approva il bilancio. Gianna Gancia: “Da oggi la Granda provincia con meno tasse in Piemonte”.

Varati anche Elenco annuale e Programma Triennale dei Lavori pubblici

Il palazzo della Provincia a Cuneo

Cuneo – Il Consiglio provinciale ha approvato  con 16 voti a favore e 11 contrari il bilancio previsionale 2012, l’atto di programmazione più importante dell’anno.  Il documento è  stato introdotto dalla presidente della Giunta, Gianna Gancia, con una documentata analisi della situazione finanziaria dell’ente su “un bilancio, tra i pochi in Italia – ha detto Gancia -, che non mette le mani in tasca ai contribuenti, grazie alle numerose iniziative concrete di contenimento della spesa”.

La presidente Gancia si è soffermata sulla pressione fiscale che l’ente esercita sui contribuenti della Granda. Il Consiglio provinciale ha una sovranità, nei limiti di legge, su due leve fiscali: l’Imposta provinciale di trascrizione (Ipt) e l’addizionale sull’energia elettrica che, con il bilancio approvato, sono state confermate nelle aliquote precedenti, ovvero nella misura rispettivamente del 20 e del 12,5 per cento. “Da oggi – ha detto Gancia -, siamo a tutti gli effetti la provincia fiscalmente più competitiva dell’intera regione Piemonte, nonché tra le situazioni oggettivamente più favorevoli per imprese e famiglie dell’intero Paese. Tutte e sette le altre province hanno massimizzato il prelievo sull’addizionale, portandolo all’aliquota massima del 16%, mentre ben cinque province hanno innalzato al 30% l’aliquota sull’Ipt, laddove Vercelli si è attestata al 29 e solo Asti è ferma, come noi, al 20. Credo sia un risultato significativo, perché non era e non è scontato: un risultato che non sarebbe stato raggiunto in nessun modo senza azioni positive di correzione e miglioramento della spesa”.

Anche sull’andamento del debito, la presidente Gancia ha sottolineato la riduzione di oltre il 10% durante il suo mandato, essendo passato da 191 del 2009 agli attuali 170 milioni di euro, in un lasso di tempo in cui le altre amministrazioni pubbliche italiane non hanno ridotto tale debito, ma in alcuni casi lo hanno aumentato. Un forte contributo alla riqualificazione della spesa è stato assicurato dal contenimento della spesa complessiva del personale. “Questi i presupposti – ha precisato ancora Gancia -, frutto di scelte strategiche esplicitate negli ultimi anni, che hanno permesso di approvare il bilancio che fa della nostra la provincia meno oppressiva dal punto di vista fiscale dell’intera regione”.

La presidente dellaProvincia ha, poi, ricordato come l’opera di contenimento della spesa non abbia pesato sugli investimenti, come  certificato dall’andamento della spesa in conto capitale negli ultimi anni, tenuto conto che l’elenco annuale così come il triennale prefigurano investimenti molto significativi. La Provincia ha pagato tagli ai trasferimenti che sfiorano i 10 milioni di euro, senza però scaricarlo sui contribuenti. Gancia ha poi fatto cenno all’impegno sul fronte della dematerializzazione degli atti, all’implementaziomne della procedura di consultazione on-line degli stati avanzamento lavori e, al termine del suo intervento, alle grandi infrastrutture, in particolare ai lavori che entro poche settimane prenderanno materialmente il via per il Tenda bis e per il lotto II.6 dell’Asti-Cuneo, per oltre 1 miliardo di euro.

L’assemblea è stata chiamata ad approvare (16 sì, 1 no e 10 astenuti) anche Programma triennale ed Elenco annuale dei lavori pubblici illustrati dal vice presidente, Giuseppe Rossetto: “Provvedimenti che rappresentano la gran parte degli investimenti in conto capitale dell’ente. Mentre in precedenza erano molto  concentrati sulla prima annualità, nella programmazione di questi ultimi mesi abbiamo dovuto immaginare uno spezzettamento delle opere su 2013 e 2014. Per la viabilità dei vari reparti superiamo i 20 milioni di euro nel 2012 e sono circa i 8 milioni di euro sull’edilizia scolastica”. Rossetto ha ricordato la cifra di 15/20 milioni di euro per le opere complementari dell’Asti-Cuneo che miglioreranno la viabilità albese e braidese, senza incidere sui vincoli del patto di stabilità e i 9,8 milioni di fondi regionali per i lavori di ripristino derivanti dagli eventi climatici avversi del marzo 2011. “Nelle fonti di finanziamento – ha aggiunto Rossetto – non ci sono mutui, condizione imprescindibile per ottente quella riduzione del debito annunciata dalla presidente Gancia. Ci sono poi almeno due opere – entrambe allo stadio di progettazione definitiva – rimaste fuori dalla programmazione e per le quali mi sento moralmente obbligato, prima della fine dell’anno, all’inserimento nell’elenco: parlo della rotonda di Revello e secondo lotto della Barge-Envie. Infine un’annotazione su Geac: il futuro dipende dal mercato, come Provincia dobbiamo rispettare le leggi, ma siamo fiduciosi e ci impegnamo a non venir meno al nostro ruolo che potrà essere definito entro il mese in corso, di intesa con Fondazione Crc e Camera di commercio”.

Al dibattito in aula hanno preso parte Giovanna Zetti (Lista Costa), Fabio Di Stefano (Idv), Pio Giverso e Mino Taricco (Pd-Impegno civico), Marco Perosino (Pdl), Patrizia Manassero (Pd-Impegno civico), Paolo Demarchi (lega Nord), Marco Pedussia (Pdl), Pietro Revetria e Angelo Rosso (Udc), Roberto Nizza (Lista Costa), Pierpaolo Varrone (Pd-Impegno civico), Piermario Giordano (Lega Nord), Stefano Garelli (Pd-Impegno civico), l’assessore Roberto Mellano, Nico Giusiano (Lega Nord).

In chiusura ancora la presidente Gancia: “Faccio tesoro dei suggerimenti ed interventi dei consiglieri. Per il piano delle alienazioni abbiamo ritenuto di mettere in vendita molto del nostro patrimonio come stanno facendo numerose Province piemontesi. Mi sento d’accordo con tutti gli intervenuti: è vero che non è un bilancio ambizioso, è vero che il territorio merita di più. Non è solo questione di soldi che mancano, ma è soprattutto questione di patto di stabilità”.

In allegato tabelle e dati sul bilancio

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