Patto di stabilità, buone notizie per la Provincia
Comunicazione del presidente Gancia in apertura del Consiglio provinciale. Possono partire gli investimenti per sistemare dissesti e frane.
Cuneo – Notizie positive per il bilancio della Provincia dopo la deliberazione assunta dalla Giunta regionale in materia di cosiddetto ‘Patto regionalizzato’. Nel corso del 2011 non ci saranno problemi di pagamento derivanti dal patto di stabilità. E’ l’effetto dell’importante provvedimento regionale – illustrato dal presidente della Provincia Gianna Gancia in apertura del Consiglio provinciale di lunedì 18 luglio – che “libera” pagamenti di opere pubbliche per la Provincia pari a 16.924.000 euro.
“Già da martedì scorso, data dell’adozione della delibera della Giunta regionale – ha spiegato Gancia -, sono in liquidazione oltre 5 milioni di euro alle aziende, pagamenti che, a partire da aprile, avevano subito un rallentamento per via delle restrizioni a cui siamo sottoposti dai meccanismi del patto di stabilità interno. In sintesi, nell’anno in corso la spesa per investimenti si attestava, al primo luglio, a 10.759.000 euro, e a fine mese salirà a circa 16 milioni, con possibilità, e questa è la novità più considerevole, di salire a circa 27 milioni entro il 31 dicembre”.
Per far capire i termini reali la positiva situazione di cassa occorre fare riferimento all’ammontare degli affidamenti di lavori dal 2005 al 2010, consultabili peraltro sul sito internet della Provincia: 2005: 13.104.691 euro 2006: 16.535.020 euro 2007: 12.090.277 euro 2008: 15.810.150 euro 2009: 18.442.764 euro 2010: 11.116.946 euro. La Giunta intende, quindi, proseguire, insieme ai servizi tecnici, ad un’ottimizzazione dei tempi di progettazione degli interventi.
Inoltre, in attuazione ad un indirizzo che il Consiglio provinciale ha approvato all’unanimità con la variazione di bilancio a maggio, si è concentrato l’impegno sugli interventi a favore del territorio in seguito a dissesti e frane (oltre 300 le frane segnalate ndr). La ricognizione ha consentito d’individuare investimenti per 18.868.641,88 euro che rientrano sia come interventi di ripristino, sia liberi da vincoli sul lato della cassa. Sono pervisti interventi a: Alba, Bastia Mondovì, Lesegno, San Michele Mondovì, Niella Tanaro, Marmora, Canosio, San Damiano Macra, Chiusa Pesio, Bernezzo, Cuneo, Saluzzo, Revello, Villanova Solaro, Frassino, Sampeyre, Crissolo, Oncino, Paesana, Sanfront, Martiniana Po, Pagno, Neviglie, Santa Vittoria d’Alba, Monticello d’Alba, Robilante, Roccavione, Dogliani, Bonvicino, La Morra, Barolo, Castelmagno, Vinadio, Lequio Berria, Borgomale.
“La Provincia avrà quindi la possibilità nel 2011 – ha spiegato acnora Gancia – di effettuare pagamenti in conto capitale a circa 27 milioni di euro, con inoltre un piano straordinario sulla mitigazione del rischio idrogeologico che sfiora i 20 milioni di euro da realizzare subito. Un risultato importante se si pensa che tutto ciò sarà realizzato senza accrescere l’indebitamento dell’ente, che dall’anno scorso è per la prima volta in discesa: un obiettivo a cui teniamo, nella misura in cui corrisponde ad un patto generazionale”.
Buone notizie anche relativamente all’avvio dei lavori del lotto II.6 dell’Asti-Cuneo e del Tenda bis. Dopo l’incontro avvenuto la settimana scorsa a Roma presso la direzione dell’Anas con il direttore Coletta e con la concessionaria, il presidente Gancia ha condiviso un cronoprogramma che prevede il decreto interministeriale entro l’estate, la conferenza dei servizi al Mit entro l’autunno e l’autorizzazione finale da parte dell’Anas a cavallo di fine anno, in modo tale da avere avvio cantieri nella primavera 2012. Nella stessa giornata si è riunita per la prima volta la commissione per la valutazione delle tredici offerte pervenute per il Tenda bis: anche in questo caso, si può prevedere i lavori a inizio 2012. Le due opere assommano ad oltre 1 miliardo di euro d’investimenti.
Apprezzamento è stato espresso dai consiglieri provinciali Mino Taricco (Pd-Impegno civico), Giovanni Negro (Udc) e Patrizia Manassero (Pd-Impegno civico) che hanno chiesto un approfondimento nell’apposita Commissione consiliare .