Il presidente del Senato Renato Schifani in Provincia
Incontro con il presidente Gancia per i 150 anni di fondazione dell’ente
Cuneo Il presidente del Senato, Renato Schifani, sarà in visita a Cuneo, in occasione dei 150 anni dalla fondazione della Provincia. Alle 11,30 di sabato 13 novembre incontrerà, nella Sala Consiglio del Centro Incontri, il presidente Gianna Gancia e una nutrita rappresentanza di autorità civili e militari della Granda. Sarà presente anche il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota. L’incontro sarà introdotto dal presidente del Consiglio provinciale Giorgio Bergesio. “L’incontro – dichiara Gianna Gancia – costituirà occasione di confronto con la seconda carica dello Stato. Sarà opportunità per presentare la nostra terra che celebra un anniversario importante, promuovendone bisogni e obiettivi in un periodo di crisi economica generalizzata. Assieme al presidente Cota, potremo, inoltre, fare il punto, sul lavoro in atto, a livello istituzionale, nell’intero territorio piemontese impegnato in un’attiva politica di rilancio”. Renato Schifani, è stato eletto in Senato per la prima volta nel corso della XIII legislatura, durante la quale è stato capogruppo di Forza Italia nella Commissione Affari costituzionali nonché componente della Commissione parlamentare per le Riforme costituzionali nota come “Bicamerale”. Rieletto nel 2001, nel corso della XIV Legislatura, nel 2006 e nel 2008, è stato protagonista di importanti iniziative parlamentari: è tra i fautori della stabilizzazione dell’articolo 41 bis, che ha trasformato il carcere duro per i reati di stampo mafioso da misura straordinaria e provvisoria a misura definitiva inserita a regime nel nostro ordinamento giuridico. Dal 29 aprile 2008 ricopre il ruolo di Presidente del Senato della Repubblica. “So – ha dichiarato nel suo discorso di insediamento – che dovrò assumere le ragioni di tutti e prima ancora il bene supremo dell’Assise che sono chiamato a presiedere, nella piena consapevolezza che dal concorso di tutti e nella salvaguardia di ruoli e posizioni politiche, etiche ed ideologiche dovrà avere luogo anche la necessaria riscrittura delle regole”.