Alluvione 1994: aziende della Granda discriminate da manovra finanziaria

Gancia: “Inaccettabili due pesi e due misure, faremo sentire la nostra voce. Mi chiedo cosa noi Cuneesi dovremmo festeggiare il prossimo anno”

Cuneo Dichiarazione di Gianna Gancia, presidente della Provincia di Cuneo.

“Intendo raccogliere e rilanciare con forza l’allarme che mi giunge in questi giorni sia dalla presidente di Confindustria Cuneo Nicoletta Miroglio, sia individualmente da numerosi imprenditori della provincia. Ritengo inaccettabile che la manovra finanziaria attualmente al vaglio delle Camere pregiudichi quella che negli ultimi anni, in punta di diritto e in forza di numerose sentenze, era stata affermata come una facoltà per le aziende drammaticamente colpite dall’alluvione 1994, ovvero la possibilità di vedersi restituito il 90 per cento dei tributi versati negli anni 1995, 1996 e 1997: né più né meno di quanto a tutti gli effetti concesso alle aziende siciliane danneggiate dal sisma del 1990.

Due pesi e due misure, inaccettabili. Ho, anche personalmente, il ricordo nitido della sciagura che nel novembre del 1994 si abbatté sulle famiglie e sulle aziende della Granda: il ricordo del dolore, il ricordo del dramma. E il ricordo del grande impegno corale che i nostri concittadini seppero mettere in campo, per rialzarsi e ripartire, senza troppi piagnistei. Queste sono norme che accentuano ancora di più le divisioni di un Paese, lacerato tra chi, a parità di situazione, ha titolo e chi no, tra chi gode di un privilegio e chi viene privato d’un diritto. Con misure come queste si amplifica un’oggettiva scissione tra Nord e Sud e mi chiedo cosa dovremmo festeggiare noi Cuneesi il prossimo anno. Sono stati interessati, direttamente e indirettamente dalla presidente Nicoletta Miroglio, anche il ministro Roberto Calderoli, nonché parlamentari ed altri esponenti del Governo: faremo sentire insieme la nostra voce”.

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