Confronto tra Giunta provinciale e l’esecutivo di Bagnolo Piemonte

Gancia: “C’è una grossa sperequazione nella distribuzione dei fondi. Ci faremo portavoce delle esigenze del territorio”

Il tavolo dell'incontro

Cuneo Confronto tra gli amministratori della Provincia e quelli del Comune di Bagnolo Piemonte che giovedì 24 giugno si sono incontrati nel municipio di Bagnolo nell’ambito degli incontri diretti che la Giunta provinciale sta svolgendo da mesi con i principali Comuni della Granda. Confronto concreto su temi d’interesse comune, quali la viabilità, la gestione dell’acqua, il lavoro, il trasporto pubblico e soprattutto le sempre più scarse risorse finanziarie. Al tavolo, oltre al presidente della Provincia Gianna Gancia, il vice presidente Giuseppe Rossetto e gli assessori Roberto Mellano e Luca Colombatto. Il Comune era rappresentato dal sindaco Flavio Manavella e dagli assessori  Romano Bagnus, Fabrizio Comba, Mirella Boaglio, Fabio Bruno Franco e Massimo Turaglio.

E di problemi finanziari si è parlato subito. “Il patto di stabilità – ha esordito il sindaco Manavella – è per noi devastante: non possiamo neppure fare spese di manutenzione ordinaria. Siamo territorio di confine provinciale a cavallo tra due provincie e gravitiamo su entrambe, ma il territorio dell’Infernotto è ancora a parte ed ha le sue peculiarità. Bagnolo è un caso emblematico: essendo sopra i 5 mila abitanti, facciamo parte del 71% dei Comuni italiani che saranno coinvolti direttamente dalla manovra finanziaria; saremo costretti a sfondare il patto. Per questo chiediamo il sostegno della Provincia che su questo territorio è ben rappresentata da due assessori della zona”.

“C’è di  fatto una grossa sperequazione nella distribuzione di  fondi tra province come Cuneo e altre come Torino, favorite dal notevole numero degli abitanti – ha risposto la presidente Gancia – Ci faremo portavoce dei problemi in Regione dove abbiamo chiesto di dare priorità alle priorità. Anche lo stato del bilancio provinciale è preoccupante: dobbiamo far fronte a 190 milioni di debiti assunti precedentemente, di cui 16 milioni all’anno da restituire. Il problema va posto a livello nazionale. La Provincia farà la sua parte, nel suo ruolo di ente di coordinamento, tanto più fondamentale in un momento come questo, difficile da gestire non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale ed amministrativo”. Anche il vice presidente Rossetto ha parlato di “problema strutturale di risorse per la Provincia che vive di risorse trasferite da altri enti”. Ad esempio al termine dello scorso inverno sono stati spesi circa 11 milioni di euro per sgombero neve, cioè tutta la disponibilità finanziaria per la manutenzione stradale di tutto l’anno. Il forte calo del mercato dell’auto dal quale derivavano risorse alla Provincia e l’impossibilità di ricorrere alla leva dei mutui sono le altre cause della crisi finanziaria. Ciononostante l’ente Provincia, utilizzando l’avanzo di gestione, ha programmato interventi di bitumatura e di rappezzi sulla rete stradale per circa 2,5milioni di euro, per evitare che la situazione degeneri troppo. A livello locale sono previsti interventi migliorativi alla viabilità, come la rotatoria all’ingresso di Bagnolo arrivando da Cavour, un’altra in località San Martino, la sistemazione del ponte di Cardè e,  più in generale, l’attuazione del nodo Savigliano-Marene e il collegamento verso il Cuneese. Resta aperto il problema della manutenzione viaria verso Montoso-Rucas e di altre strade per le quali la legge prevede la dismissione ai Comuni.

Il confronto è poi proseguito su altri temi. La Provincia solleciterà la distribuzione dei contributi regionali per Rucas su fondi sportivi a Bagnolo, Paesana e Sampeyre, così come cercherà una soluzione per il problema sovracomunale del mancato completamento della pista ciclabile (ex sedime ferroviario Bricherasio-Barge) che dal Pinerolese si ferma al confine con la Provincia di Cuneo, mancando pochi chilometri per arrivare a Bagnolo e Barge. Per quanto riguarda la crisi delle aziende, la realtà economica locale si dimostra abbastanza sana, sono comunque previsti interventi di mutuo soccorso a livello territoriale. Segnalate all’assessore Colombatto le necessità di semplificare le procedure burocratiche oggi richieste per le attività in cave e bacini minerari e le norme relative all’utilizzo dell’acqua. “Oggi si sta perfezionando la norma che va a liberalizzare la gestione dell’acqua – ha spiegato Colombatto -, sancendo quali sono i compiti dello Stato e del privato. Chiediamo che l’acqua costi nel modo giusto, cercando di mantenere i servizi sul territorio ed evitando perdite dalla rete, non più sostenibili. Gli investimenti in questo campo sono gestiti in base al versamento della tariffa da parte dei cittadini: il gestore – sia esso pubblico o misto privato – deve mantenere la qualità dei servizi e investire per migliorare la rete”.  In merito al trasporto pubblico locale si è chiesto di mantenere il servizio anche nelle ore intermedie del mattino e del pomeriggio, soprattutto verso Savigliano e Saluzzo, per favorire l’utenza in aumento degli anziani con difficoltà di spostamento soprattutto verso gli ospedali.

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