Produzione di fiori e piante nel carcere di Cuneo: firmato protocollo d’intesa tra casa circondariale, Provincia e Comuni per garantire la prosecuzione dell’attività
Gancia e Viscusi: “Attraverso la formazione professionale si realizza quella rieducazione che è tra gli obiettivi prioritari della pena detentiva”
Cuneo Saranno i fiori prodotti nel Carcere del capoluogo ad abbellire aiuole e giardini di enti locali del territorio. La singolare iniziativa, mirata ad incrementare il patrimonio di verde pubblico del territorio cuneese, offrendo allo stesso tempo un’opportunità di futuro reinserimento sociale ai detenuti, è stata sancita dalla firma di un protocollo d’intesa tra la Casa circondariale di Cuneo, la Provincia di Cuneo, rappresentata dall’assessore alla Cultura Licia Viscusi, e i Comuni di Borgo San Dalmazzo, Busca, Centallo, Cuneo, Montanera e Morozzo. Partecipa all’iniziativa anche l’Istituto tecnico agrario “Virginio” impegnato nell’attività formativa.
“Il protocollo d’intesa – spiegano il presidente della Provincia Gianna Gancia e l’assessore Viscusi – sancisce il proseguimento, anche per il futuro, di un’attività avviata che ha visto nei mesi scorsi il coinvolgimento di un primo gruppo di dodici detenuti e la creazione, all’interno del carcere, di una serra per la produzione di piante e fiori in grado di fornire esemplari ornamentali destinati all’arredo urbano. In questo modo si rende possibile quell’obiettivo di rieducazione che deve essere, assieme all’estinzione del debito con la giustizia, tra le priorità della detenzione carceraria”.
“La Provincia – conclude Viscusi -, nella convinzione che la formazione professionale rappresenti strumento fondamentale di trattamento per il reinserimento sociale, per il 2011 ha finanziato le attività formative per tramite dell’Istituto Virginio. I risultati concreti del progetto si sono visti in marzo, quando la direzione del carcere ha donato le prime produzioni agli enti che oggi hanno siglato l’intesa”.
Tre gli obiettivi che si intendono perseguire, ovvero: la promozione di un’attività formativa nel campo florovivaistico, in modo da fornire ai detenuti conoscenze, competenze ed abilità per la gestione di una produzione in serra, anche spendibile all’esterno dell’istituto; l’incremento dei rapporti tra il carcere e il territorio, così da ridurre la percezione negativa della comunità penitenziaria da parte della cittadinanza; la creazione di una vetrina capace di consentire la reperibilità sul territorio di Cooperative interessate alla gestione dell’attività, anche in riferimento alla normativa che prevede la possibilità per le direzioni degli istituti penitenziari di concedere in comodato ad imprese e cooperative sociali l’utilizzo dei locali, delle attrezzature già esistenti negli istituti per lo svolgimento di attività produttive, secondo la legge 193 del 22 giugno 200, recante norme per favorire il lavoro dei detenuti.
Gli enti aderenti al protocollo d’intesa si sono impegnati a sostenere anche per il futuro la specifica attività formativa. L’Istituto Agrario di Cuneo, in particolare, fornirà i docenti. I fiori prodotti nella serra dell’istituto saranno consegnati alla Provincia ed ai Comuni consentendo, ove possibile, ai detenuti di provvedere alla sistemazione dei fiori in aiuole o giardini dei territori di pertinenza. Sarà, infine, assicurata visibilità al lavoro svolto mediante collocazione di apposite targhette che informeranno la cittadinanza della produzione all’interno dell’Istituto penitenziario.