Sessanta giorni per cedere partecipazione in Fingranda
Il presidente della Provincia: “Fedele ad elettori e contribuenti: via da società pubbliche non strategiche”
Cuneo Si è tenuta nel pomeriggio di martedì 23 febbraio l’assemblea dei soci di Fingranda S.p.a.: all’ordine del giorno, su richiesta esplicita del socio Provincia, la richiesta di messa in liquidazione della società che ben due delibere di due diversi Consigli provinciali avevano giudicato ‘non strategica’, invitando di conseguenza la Giunta a lavorare per dismetterne la quota (pari al 43,77 per cento del capitale sociale) oppure, in subordine, a richiedere l’anticipato scioglimento di Fingranda. Tra le ragioni che avevano indotto Consiglio e Giunta provinciale a tale scelta, fa notare il presidente della Provincia, “la perdurante sofferenza dei bilanci, con ben quattro esercizi consecutivi che hanno fatto registrare perdite significative”. Nella serata di lunedì 22 febbraio la novità, ovvero la proposta d’acquisto, irrevocabile, da parte di Finpiemonte Partecipazioni S.p.a., dell’intera quota detenuta dalla Provincia di Cuneo per un importo pari a 1.100.000 euro. Da qui la scelta di accogliere l’offerta, sulla quale gli uffici dell’ente effettueranno le dovute verifiche di legge, ma investendo da subito, con lettera in data odierna, il CdA di Fingranda della richiesta di attivare la possibilità, per gli altri soci, di esercitare o meno il diritto di prelazione. Entro sessanta giorni l’operazione è destinata a concludersi, con la cessione delle azioni detenute dalla Provincia di Cuneo a Finpiemonte Partecipazioni. “Ringrazio per la concreta collaborazione – ha dichiarato il presidente della Provincia insieme all’assessore provinciale alle partecipate – Finpiemonte Partecipazioni che spero possa, in forza della propria vocazione, contribuire a restituire nuova vita a Fingranda. Come Provincia, siamo felici di portare avanti il programma di mandato, nel rispetto degli elettori e dei contribuenti. Avevamo detto che ‘gli enti non andavano moltiplicati oltre la necessità’: stiamo mantenendo la promessa. Con Fingranda, ma anche con Cresam, la cui partecipazione dell’ente è in via di alienazione, e con Sitraci rispetto alla quale si sta chiudendo la fusione, già deliberata in dicembre, in Geac. Andremo avanti, rispondendo come sempre a quelli che sono i nostri unici azionisti: i cittadini”.