Alla liberazione di due gipeti anche l’assessore Mantini
L’operazione si è svolta nel Parco della Alpi Marittime. Mantini: “Onore al merito degli operatori ambientalisti”
Cuneo – All’operazione faunistica che ha visto liberare due giovani gipeti nel Parco delle Alpi Marittime ha partecipato anche la Provincia, rappresentata dall’assessore Anna Mantini. Giunti da due centri esteri di allevamento nell’ambito del Progetto internazionale di reintroduzione sulle Alpi della Vulture Conservation Fondation (VCF), “Schubert” e “Italia 150” (così sono stati chiamati i due volatili) sono stati liberati lo scorso sabato 30 maggio al gias dell’Isterpis, a un’ora di cammino da San Giacomo di Entracque. Al momento del rilascio hanno assistito circa duecento persone, tra cui il direttore del Parco delle Alpi Marittime Patrizia Rossi e il vicedirettore del Parc national du Mercantour Pierre Commenville, insieme all’assessore provinciale Anna Mantini e ad altri amministratori locali. Gli animali, dopo la presentazione e l’illustrazione dell’operazione scientifica, sono stati trasportati dai tecnici in un anfratto roccioso circa duecento metri di dislivello più in alto. In questo nido semi-naturale dal 1986 ad oggi sono stati ospitati per il periodo di svezzamento in natura ventisei piccoli avvoltoi. Schubert – il nome riprende quello di una fondazione che collabora con il centro di allevamento di Vienna del dottor Hans Frey – e Italia 150, così battezzato su indicazione del Parco in occasione del centocinquantesimo dell’unità nazionale, all’arrivo nella loro nuova casa sono apparsi molto vivaci e non hanno esitato a mostrarsi sull’orlo del nido. In totale sono trentasette i gipeti liberati ad anni alterni nei Parchi delle Alpi Marittime e Mercantour, aree protette che congiuntamente costituiscono il sito di rilascio nelle Alpi sud-occidentali. Schubert e Italia 150 saranno monitorati da ricercatori e volontari fino alla loro completa emancipazione. Da quel momento in poi saranno utilissime al Parco tutte le segnalazioni di avvistamento da parte dei frequentatori della montagna.
“Sono lieta di aver potuto partecipare concretamente, anche trasportando a spalle le gabbie per un breve tratto, alla liberazione dei due giovani rapaci – ha detto l’assessore Mantini, ricordando che il gipeto era totalmente scomparso dalle Alpi ai primi del 900, non essendo la specie riuscita a contrastare le perdite dovute alle catture per collezionismo, alle uccisioni dirette con armi da fuoco, alle campagne di avvelenamento contro i “nocivi”. “Il suo ritorno da alcuni anni – ha proseguito l’assessore provinciale – avviene per mano dell’uomo, unica specie in grado, entro certi limiti, di ritornare sui suoi passi e di riparare ogni tanto qualche piccolo tassello del puzzle della natura, dopo averlo martoriato e messo da parte. Onore al merito, quindi – ha concluso Mantini – agli operatori del Parco Alpi Marittime, ai volontari, agli sponsors per l’impegno e per l’encomiabile lavoro svolto quotidianamente al servizio della difesa della meravigliosa natura delle nostre valli alpine”.