Recuperato dal Nucleo Faunistico Ambientale un giovane lupo investito a Cuneo
L’animale, consegnato al Centro Grandi Carnivori, sarà analizzato dall’Università di Torino
Cuneo – Questa mattina il personale del Nucleo Faunistico Ambientale della Polizia Locale provinciale ha recuperato, in località Madonna della Riva in Cuneo, un esemplare di lupo di circa 3 anni deceduto a seguito dell’impatto con un veicolo.
L’animale, di circa 30 chili di peso, è stato consegnato al Centro per la Conservazione e la Gestione dei Grandi Carnivori presso l’Ente di gestione Aree Protette Alpi Marittime per essere sottoposto ad analisi genetiche presso l’Università di Torino; successivamente, la Provincia di Cuneo farà richiesta di acquisire l’esemplare per esporlo nella propria collezione tassidermica.
Il lupo italiano (Canis lupus italicus) è una presenza ormai stabile e importante nella Provincia di Cuneo, dove la popolazione si è consolidata negli ultimi anni e continua a rappresentare un esempio rilevante di conservazione della fauna autoctona.
Il lupo italiano è una sottospecie caratterizzata da un corpo atletico e resistente, adatto alla vita nei territori montani e collinari. Presenta una statura di circa 60-70 cm al garrese e un peso che può variare tra i 25 e i 45 chilogrammi, con un manto grigio che spesso mostra sfumature fulve o beige e talvolta una chiazza bianca sul petto. La silhouette slanciata e il muso allungato, uniti a orecchie triangolari e dritte, zampe robuste e una coda pelosa solitamente portata bassa, lo distinguono dai cani domestici.
Dotato di grande resistenza alla fatica e di acutezza sensoriale, il lupo italiano dimostra efficienza nella caccia e nella perlustrazione di vasti territori, oltre a svolgere un ruolo chiave nella regolazione degli ecosistemi, in particolare ungulati (cinghiali, caprioli, cervi) e nel limitare l’espansione di specie invasive.
La Provincia di Cuneo registra la più alta densità di branchi di lupo in Piemonte, con 35 unità riproduttive stimate fino al 2024, di cui 33 branchi e 2 coppie. Questi branchi occupano prioritariamente le aree montane delle Alpi Marittime, estendendosi sempre più anche nelle zone collinari e pedemontane grazie alla saturazione del territorio alpino e alla continua espansione della specie.
La presenza del lupo comporta una gestione attenta della convivenza con le attività agricole e pastorali, in quanto, talvolta gli animali domestici e da reddito risultano oggetto di predazione. Gli episodi di attacco verso gli esseri umani rimangono tuttavia estremamente rari, complice una naturale diffidenza. Risultano fondamentali le misure di prevenzione come recinzioni adeguate, cani da guardiania e l’intervento dei servizi veterinari in caso di predazione.
La specie gode di protezione normativa a livello nazionale ed europeo.
Ufficio Comunicazione della Provincia di Cuneo
- Il lupo rinvenuto a Madonna dell’Olmo
- Il lupo rinvenuto a Madonna dell’Olmo
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