Elva scelta dalla Regione per il progetto di riqualificazione “Borgo dei Borghi”

Erano 18 i dossier presentati per il piano di recupero sui fondi Pnnr (20 milioni di euro)

Chiesa di Elva (foto archivio)

Cuneo – Sarà Elva, uno dei comuni cuneesi più piccoli in alta valle Maira con 86 residenti, a rappresentare il Piemonte con il progetto bandiera del bando Borgo dei borghi. Sui 18 dossier presentati in Regione, la Commissione tecnica di esperti ha assegnato ad Elva il punteggio più alto. Elva, con la sua cornice di bellezze naturali e architettoniche e il legame con la cultura occitana, potrà così rilanciare il proprio territorio con i 20 milioni previsti dal piano di recupero. Ora il progetto sarà trasmesso al Ministero della Cultura.

A sostegno della candidatura di Elva si era speso anche il presidente della Provincia, Federico Borgna che a metà febbraio era salito ad Elva incontrando gli amministratori locali. “Elva è un borgo bellissimo – aveva detto in quell’occasione – è una miniera di cultura, ha progetti di rilancio economico molto forti, un turismo di qualità e una dinamica che sta crescendo, oltre ad un territorio che l’appoggia. Quella che oggi si prospetta è una grande opportunità per il rilancio di un’area interna che ha tutte le carte in regola per vincere”.

Così è stato. Il progetto “Alavetz! Agachand l’avenir de Elva”, formato da 11 specifici interventi, prevede la nascita di un’appendice dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e di un Centro studi di apicoltura studiate in collaborazione con l’Università di Torino. Vedranno la luce anche una scuola di pastorizia, l’Osservatorio astronomico “Lhi trèes sitors”, il “Centro Saperi tradizionali delle produzioni alpine”, la foresteria alpina, un museo immersivo dedicato ad Hans Clemer e a scrittori elvesi e una scuola per “Riabitare le Alpi” realizzata con il Politecnico di Torino. Sono previsti anche interventi di riqualificazione dei percorsi naturalistici, con il recupero di tradizioni antiche come la coltivazione delle erbe officinali da cui nasce ad esempio il genepy.

Elemento strategico della linea borghi è anche il ripopolamento e il rilancio dell’occupazione e dell’economia locale che trova ampio spazio all’interno del dossier del Comune. Ulteriore punteggio è stato assegnato anche grazie al riconoscimento, ottenuto nel 2019, dell’attività della transumanza, inserito dall’Unesco nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Tra le ipotesi c’è anche il recupero ai fini turistici e ambientali della spettacolare “strada del vallone” chiusa da alcuni anni per ragioni di sicurezza.  A favore della candidatura di Elva si sono espressi, oltre alla Provincia, anche 69 Comuni, due Fondazioni, due Consorzi turistici, 4 Unioni Montane, una Confederazione, 11 associazioni e aziende.

Carla Vallauri – Uff. Stampa Provincia

 

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