Consiglio provinciale approva le modifiche statutarie della società Alac

La società Acquedotto delle Langhe e delle Alpi Cuneesi (Alac) è partecipata dalla Provincia di Cuneo (al 52.96%) e da 21 Comuni di Langa

Consiglio provinciale al lavoro (foto Vallauri – Uff. Stampa Provincia)

Cuneo – Il Consiglio provinciale ha approvato all’unanimità le modifiche statutarie della società Acquedotto delle Langhe e delle Alpi Cuneesi (Alac), società interamente pubblica, partecipata dalla Provincia di Cuneo (al 52.96%) e da 21 Comuni di Langa, che svolge attività di distribuzione di acqua prelevata dalle Alpi cuneesi per rifornire parte dell’Alta Langa e del Roero in qualità di grossista.

Per l’iscrizione nell’elenco delle amministrazioni aggiudicatrici che affidano ai propri organismi in house providing occorrevano infatti alcuni requisiti di legge, tra i quali il rispetto del limite minimo dell’80% del fatturato da effettuarsi verso i soci. Le modifiche statutarie si sono rese necessarie in vista dell’assemblea straordinaria. Sono state inserite nello statuto di Alac tutte quelle condizioni che determinano la possibilità di acquisire concessioni o appalti in forma diretta da parte dell’amministrazione aggiudicatrice di riferimento. Con l’adeguamento dello statuto sarà possibile la partecipazione di Cogesi in Alac per poter conciliare gli attuali volumi di erogazione idrica e di fatturato, a favore di una clientela diffusa.

Possono infatti essere soci solo gli enti locali e, eccezionalmente, società pubbliche operanti nell’ambito del ciclo idrico integrato, totalmente partecipate, in forma diretta o indiretta, da enti locali, allorché la loro partecipazione apporti alla società un diretto e preannunciato beneficio di natura giuridica o operativa. Tali società pubbliche non possono detenere una partecipazione al capitale sociale eccedente la quota dell’1% del totale delle azioni ordinarie, la cui acquisizione potrà avvenire per effetto di cessione da parte di altri soci o per nuova sottoscrizione a seguito di aumento di capitale. Modifiche anche alla composizione del Consiglio d’amministrazione composto dal presidente e da quattro consiglieri eletti dall’assemblea e rappresentativo di tutti i soci, anche piccoli e variazioni anche al controllo da parte di tutti i soci in forma “ex ante”, “contestuale” ed “ex post” mediante l’approvazione della proposta di bilancio di esercizio e la relazione sulla gestione.

Carla Vallauri – Uff. Stampa Provincia

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