Nella Granda del dopo alluvione con il sottosegretario Morassut e il capo della Protezione civile Borrelli
Sabato 10 ottobre giornata dedicata a sopralluoghi e incontri sul territorio alluvionato. Presente anche il presidente della Provincia Federico Borgna.
Cuneo – Giornata intensa quella di sabato 10 ottobre per la Granda, al centro di sopralluoghi e incontri con ministri e amministratori locali per fare il punto della situazione post alluvionale e programmare gli interventi di ricostruzione. In sintesi, l’appello che è stato lanciato da tutto il territorio è quello ad ottenere subito la dichiarazione dello stato di emergenza e poter disporre al più presto delle risorse finanziarie per i primi interventi. Sarà anche necessario fornire agli enti locali le dotazioni organiche per poter spendere i soldi per la messa in sicurezza del territorio, così come il riattivare al più presto la linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia-Nizza.
La giornata è iniziata da Ormea, al centro della valle Tanaro con il sottosegretario all’Ambiente Roberto Morassut, che ha la delega al Dissesto idrogeologico, accompagnato dalla parlamentare Chiara Gribaudo che ha organizzato la visita Tra gli altri, erano presenti anche il presidente della Provincia Federico Borgna e la consigliera provinciale delegata Annamaria Molinari. Il gruppo si è poi trasferito a Garessio e a Bagnasco dove si è svolto un incontro istituzionale con i sindaci dell’Unione montana aperto alla popolazione. Giorgio Ferraris per Ormea, Ferruccio Fazio per Garessio, Enzo Bezzone per Ceva e Beppe Carazzone per Bagnasco hanno lanciato la proposta di un “progetto di valle” per gli interventi di ripristino, insieme alla richiesta di lavori immediati. Il presidente Borgna si è fatto portavoce delle istanze dei sindaci citati del territorio e anche di quelli di Briga Alta, Priola e Nucetto.
Borgna: “Adesso occorre dichiarare immediatamente lo stato d’emergenza e mettere le risorse per i primi interventi dando agli enti locali le dotazioni organiche per poter spendere i soldi per la messa in sicurezza del territorio. Ma bisogna farlo subito, per non mettere a repentaglio il sistema industriale della val Tanaro e il sistema economico della valle Gesso e quella della val Vermenagna, che vive grazie ai collegamenti con la Francia. E, senza indugio, riattivare la linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia-Nizza. Bisogna farlo subito”,
la replica di Morassut: “La prossima settimana andrà in Consiglio dei ministri il decreto sullo stato d’emergenza e sulla definizione della spesa. Le risorse possono essere reperite anche attraverso fondi europei per le calamità, per intervenire su indennizzi, ricostruzione e ripristini. Per il dissesto idrogeologico ci sono finanziamenti, ma è fondamentale la capacità di efficientamento tecnico per fare in modo che questi progetti diventino presto esecutivi ed entrino nell’albo nazionale delle opere d’urgenza. Occorre mantenete lo spirito di collaborazione che avete ora per poter lavorare insieme alla messa in sicurezza del territorio e a garanzia di un futuro per le attività produttive”.
Il sottosegretario Morassut si è poi spostato in valle Vermenagna a Limone Piemonte, dove insieme al capo della protezione civile Angelo Borrelli ha incontrato il sindaco e gli altri amministratori della zona, oltre agli amministratori della valle Gesso e in particolare i sindaci di Entracque e Valdieri. Borrelli ha effettuato un sopralluogo a Limone incontrando parlamentari e amministratori locali ed ha assicurato che “”lo Stato farà la sua parte”. Quindi in elicottero ha sorvolato l’alta valle Tanaro e successivamente incontrato ad Alba, con il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore regionale Marco Gabusi, una cinquantina di sindaci piemontesi delle aree alluvionate del Cuneese, Astigiano, Alessandrino e Torinese. Era presente ad Alba anche il ministro monregalese alla Pubblica amministrazione Fabiana Dadone, seduta a fianco del presidente Borgna che ha chiesto investimenti sulla professionalità, del sindaco di Alba Carlo Bo e dei colleghi sindaci di Garessio e Ormea.
“Ho visto la grave situazione – ha detto il capo della Protezione civile – e la prossima settimana i miei tecnici saranno qui per fare un quadro preciso delle esigenze finanziarie da presentare al Consiglio dei ministri per deliberare lo stato di emergenza. Però l’Italia deve investire in prevenzione per mettere in sicurezza i territori”.
Carla Vallauri – Uff. Stampa Provincia
Alcune immagini di sabato 10 ottobre (foto Provincia)