Progetto definitivo del traforo Armo-Cantarana, da Roma un sì condizionato

Il progetto è stato esaminato ieri da parte del Consiglio superiore dei Lavori pubblici. Il commento dei presidenti delle Province di Cuneo e Imperia.

Il progetto definitivo dell’Armo-Cantarana

Cuneo – Il progetto definitivo per la realizzazione del traforo Armo-Cantarana ha superato giovedì 8 ottobre  2020 l’esame a Roma ed è stato approvato in linea di massima dalla terza sezione del Consiglio superiore dei Lavori pubblici, anche se occorrerà completarlo e perfezionarlo in alcune parti. Via libera, in sintesi, ad un collegamento tra Ormea e Pieve di Teco (Imperia), tra il Ponente ligure e il Piemonte di cui si parla da decine di anni.

La notizia della possibilità di realizzare il nuovo traforo, per il quale esiste già un foro-pilota, arriva in un momento delicato per la mesa in sicurezza dei collegamenti del Nord-Ovest, dopo che l’alluvione dei giorni scorsi ha evidenziato, ancora una volta, la fragilità delle infrastrutture di collegamento e soprattutto di strade e ponti al confine tra la Liguria e il Piemonte.

“Si è trattato di una riunione esclusivamente tecnica – hanno commentato i presidenti delle Province di Cuneo, Federico Borgna e di Imperia, Domenico Abbo – nella quale sono state evidenziate alcune richieste integrative alla progettazione presentata dall’Anas. Il Consiglio superiore dei Lavori pubblici ha comunque emesso parere favorevole invitando a completare e perfezionare la progettazione. Abbiamo evidenziato la necessità che l’iter di progettazione prosegua con speditezza: saranno necessari altri passaggi burocratici e ci auguriamo che il finanziamento dell’opera possa essere garantito nel Recovery Fund”.

L’Anas dovrà mettere mano ad alcuni aggiustamenti al progetto, in particolare per alcune prescrizioni, per poi affrontare altri due passaggi formali e quindi la conferenza dei servizi per il via ai lavori. Il tunnel Armo-Cantarana potrebbe servire come valida alternativa all’itinerario obbligato che si deve percorrere da Cuneo per raggiungere la Francia in autostrada. L’attuale tortuoso tracciato che collega Cantarana ad Acquetico è lungo 13 km con un tempo di percorrenza di mezz’ora, la soluzione prospettata ridurrebbe il percorso a 9,3 km in 6 minuti.

Davanti al preforo di Ormea (del 1992) si era svolto il 20 luglio 2019 un importante incontro organizzato dalle Camere di Commercio di Cuneo e delle Riviere di Liguria per rimettere al centro dell’attenzione la necessità del traforo di valico del Nava, tra l’alta Valle Tanaro e la provincia di Imperia di cui si parla da decenni. A quell’evento avevano partecipato anche i vertici del ministero alle Infrastrutture (Mit), Anas, Regione Piemonte, Provincia, Comuni di Imperia e Ormea. Dal Mit era, infatti, partita una ricognizione delle grandi incompiute e il progetto Armo-Cantarana era stato ritenuto degno di attenzione perché poteva rappresentare una alternativa al Colle di Tenda per quanto riguardava i traffici commerciali. I passi successivi sono stati la presentazione al Cipe di Roma del nuovo contratto di programma tra ministero alle Infrastrutture e Anas che comprende il progetto esecutivo redatto da Anas nel 2013 e aggiornato ai costi attuali. Il progetto completo non riguarda solo il tunnel tra Ormea e Pieve di Teco (2.852 metri), ma anche altre otto gallerie e sette viadotti per un costo totale stimato in 304 milioni di euro.

Carla Vallauri – Uff. Stampa Provincia

 

 

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