Tanti cantieri nelle scuole superiori della Provincia per assicurare la riapertura a settembre
Impegno finanziario della Provincia di 3,5 milioni di euro per 50 interventi di adeguamento degli edifici scolastici
Cuneo – Ammonta a 3 milioni 570 mila euro l’impegno finanziario assunto dalla Provincia per circa 50 interventi di adeguamento e manutenzione degli edifici scolastici per adeguarli alle nuove disposizioni previste per l’emergenza sanitaria e garantire l’avvio dell’anno scolastico in condizioni di sicurezza. Nessun acquisto di nuovi banchi grazie all’utilizzo razionale del materiale già disponibile. Una parte dei lavori riguarda anche la manutenzione dei tetti, serramenti e impianti. Della cifra totale 1,2 milioni di euro arrivano da fondi Pon e del Ministero, gli altri 2,3 milioni sono coperti da un mutuo. Un impegno non da poco per un ente che ha la gestione di circa 80 edifici utilizzati da 27 istituti scolastici superiori a servizio di 25.700 studenti.
A luglio il presidente della Provincia, Federico Borgna, ha dedicato quindici giorni per visitare di persona molte scuole superiori della Granda e verificare, in un confronto con i dirigenti scolastici, esigenze e necessità per l’avvio dell’attività didattica. Ha fatto tappa a Saluzzo, Alba, Mondovì e Cuneo, accompagnato dal dirigente del Settore Edilizia Fabrizio Freni e dai singoli consiglieri provinciali di riferimento del territorio. Altri dirigenti scolastici sono stati ricevuti nella sede della Provincia a Cuneo. “La situazione è complessa e la regolare riapertura dei nostri istituti scolastici a settembre rappresenta una sfida impegnativa – ha detto Borgna -, ma sono fiducioso e credo che ce la faremo perché è un obiettivo a cui tutti teniamo ed a cui tutta la comunità sta contribuendo. Durante gli incontri mi ha colpito molto lo spirito propositivo, collaborativo e costruttivo dei dirigenti scolastici da cui sono pervenuti stimoli e anche soluzioni che stiamo cercando, per quanto nelle nostre possibilità, di mettere in atto”.
A Cuneo sono in corso i lavori di adeguamento dell’ex palazzina provinciale (ex sede della Protezione civile) in via Massimo D’Azeglio angolo via Luigi Gallo dove troveranno posto 10 nuove aule per gli studenti del Liceo Classico-Scientifico che al termine dell’emergenza potranno essere riconvertite in uffici. Nonostante il periodo di ferie delle imprese edili e dei fornitori, il cantiere procede alacremente e si spera di concludere entro metà settembre. Sarà pronto per inizio settembre anche il nuovo fabbricato “leggero” che si sta costruendo e che sarà installato nel cortile interno del Liceo Artistico per offrire nuovi spazi didattici. All’Istituto Professionale “Grandis” saranno assegnate alcune aule in via Mazzini, anche queste in corso di ristrutturazione e si sta lavorando per riallocare le classi in esubero dell’Istituto Magistrale in altri spazi messi a disposizione grazie al prezioso supporto dell’Istituto Tecnico “Bonelli”, del Centro Formazione per Adulti e del Comune di Cuneo.
Nelle altre città della Granda non ci sono particolari criticità, ma in tutte le scuole sono in corso interventi minori e di dettaglio per allestire al meglio gli spazi necessari alla didattica. A Fossano l’Istituto tecnico “Vallauri” farà in parte ricorso alla didattica a distanza, mentre ad Alba le richieste di alcuni istituti come il Liceo Artistico Classico “Govone” e il professionale “Cillario-Ferrero” saranno soddisfatte con una estensione dei contratti di affitto già in corso. A Bra sono in corso interventi di recupero di alcuni locali per l’Istituto “Guala” e saranno reperiti dal Comune ulteriori spazi dalle scuole medie “Piumatti”. A Mondovì si intendono recuperare locali per il Liceo “Vasco Beccaria Govone” e per l’Istituto Alberghiero. In particolare, per quest’ultimo, si sta lavorando alla realizzazione di 3 aule nell’ex palestra di Mezzavia. A Saluzzo è in corso la procedura per realizzare 6 nuove aule nell’ex caserma Musso così da rispondere alla carenza di spazi, mentre nelle altre scuole saluzzesi sono previsti interventi minori. Infine, a Savigliano si sta lavorando per recuperare e potenziare i laboratori al “Marconi-Cravetta” nelle due rispettive sedi.
Carla Vallauri – Uff. Stampa Provincia