Pasqua senza la rassegna “Castelli Aperti”
Il tradizionale appuntamento pasquale con l’avvio delle visite alle dimore storiche è rinviato al termine dell’emergenza sanitaria
Cuneo – Pasqua senza “Castelli Aperti”. Il tradizionale appuntamento pasquale con l’avvio delle visite alle dimore storiche e castelli, giardini, musei, palazzi, ville e borghi del Piemonte quest’anno subisce uno stop a causa dell’emergenza sanitaria in corso e delle conseguenti restrizioni. “Ma appena sarà possibile ricominceremo – precisano gli organizzatori – anche perché sono arrivate molte adesioni e speriamo di poter presto riprendere il nostro viaggio alla scoperta del ricco patrimonio artistico e storico del Piemonte”.
Il progetto, che prevede l’apertura da aprile a fine ottobre di una settantina tra dimore storiche, musei, palazzi, giardini e torri, ha saputo negli anni affermarsi sia a livello regionale che nazionale e si conferma come punto di riferimento per i turisti e per gli appassionati dell’affascinante patrimonio culturale e architettonico piemontese. Nata nel 1996 grazie alla volontà della Regione Piemonte con le Province di Asti, Alessandria e Cuneo e, oggi, la rassegna si è estesa a tutto il territorio piemontese e anche alla Regione Liguria, terra da sempre legata all’identità del territorio del basso Piemonte. Per rendere ancora più concreto l’impegno di valorizzazione dell’arte e della cultura italiana è nata l’associazione “Amici di Castelli Aperti” che si pone come obiettivo quello di creare un forte network di promozione di beni culturali diffusi sul territorio per aumentarne l’accesso e la visibilità.
L’Italia è una rete diffusa di grandi e piccoli capolavori che spesso non sono conosciuti e la cui difficoltà di accesso nasce anche dalla dispersione delle informazioni e da una comunicazione carente. L’attività di “Amici di Castelli Aperti” si propone di promuovere un insieme di beni storici spesso gestiti con grande impegno quotidiano ai proprietari. In provincia di Cuneo sono circa una ventina le le strutture che di norma aderiscono alla rassegna, tra cui alcune famose come palazzo Salmatoris a Cherasco, il castello degli Acaja a Fossano, quello reale di Govone, i castelli degli Alfieri a Magliano Alfieri, della Manta (patrimonio Fai) e di Monticello d’Alba, oltre a molte altre dimore storiche a Caraglio, Barbaresco, Sanfré e Savigliano.
Carla Vallaauri – Uff. Stampa Provincia