“Rivelazioni”, mostra di opere artistiche d’arte di Roberto (Ciro) Cipollone

Nella Sala Mostre della Provincia dal 7 all’11 febbraio in occasione dei 100 anni dalla nascita di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari a cui appartiene l’artista

Roberto Cipollone (Ciro)

Cuneo – La Mostre della Provincia ospita dal 7 all’11 febbraio l’esposizione delle opere di Roberto Cipollone (meglio noto come Ciro). L’artista, originario di Pescara e che vive e opera a Loppiano (Firenze) è uno scultore che, a partire dagli anni Ottanta, ha fatto dei materiali di scarto, naturali e antropici, il nucleo e la cifra della sua arte. L’esposizione è il primo degli appuntamenti promossi a Cuneo dal Movimento dei Focolari per ricordare la fondatrice, Chiara Lubich, a 100 anni dalla nascita. Il programma degli eventi, che si svolgeranno in diverse location del capoluogo, ha per titolo “Chiara Lubich 1920-2020. Una via di Unità e Comunione” e comprende, tra le altre cose, il concerto “Life” del gruppo musicale internazionale Gen Rosso (venerdì 14 febbraio, Teatro Toselli), una giornata di iniziative dedicate all’Economia di Comunione (sabato 15 febbraio, Auditorium Varco) e una tavola rotonda a cui parteciperanno alcuni esponenti di diversi religioni che racconteranno la loro esperienza dopo aver conosciuto Chiara Lubich (domenica 16 febbraio, Auditorium Varco).

Ciro ha passato la sua infanzia nella fonderia del padre. Realizza principalmente piccoli utensili, cornici, disegni e opere in acquaforte e trova così un modo efficace per esprimere il suo amore per la natura e la sua costante ricerca spirituale. Dopo un soggiorno di alcuni anni in Olanda, Ciro decide di tornare in Italia e di stabilirsi a Loppiano vicino Firenze, cittadina nota come sede del Movimento religioso dei Focolari. In questo ambiente, Roberto Cipollone si dedica totalmente alla sua arte che presenta infatti chiari segni di ricerca e innovazione. Dal 1982 tiene numerose mostre in Italia, Germania, Svizzera, Austria, Belgio, Lussemburgo e recentemente Giappone, Cina. Dal 1991 gli vengono commissionati lavori di arredo sacro e interventi di recupero d’ambiente, sia in Italia che all’estero. Ovunque la sua arte materica è stata apprezzata per il senso di semplicità, bellezza e  umanità che riesce a comunicare da una realtà che può apparire dimenticata e trascurata. I materiali usati dall’artista variano di continuo: legno, ferro, pietra, stoffa. Ogni sua opera presenta diversi elementi chiave, spesso oggetti riciclati dalla vita quotidiana, che secondo Ciro sono preziosi, perché ricchi di carattere e personalità.

La mostra resterà aperta al pubblico da venerdì 7 fino a martedì 11 febbraio tutti i giorni dalle 15 alle 19, sabato e domenica anche dalle 10 alle 12,30.

Carla Vallauri – Uff. Stampa Provincia

 

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