Lavori alla chiesa di San Costanzo al Monte: emerge una fascia ad affresco risalente all’epoca tra XI e XII secolo
Importante ritrovamento durante i lavori di consolidamento e restauro sulla chiesa di proprietà di Provincia di Cuneo e Diocesi di Saluzzo
Cuneo – La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo ha effettuato nei giorni scorsi un sopralluogo congiunto con la direzione lavori e lo strutturista incaricato dei consolidamenti, attualmente in atto, presso la chiesa di San Costanzo al Monte, edificio tra i più significativi del romanico piemontese, già studiato a fondo soprattutto per la parte archeologica e architettonica dall’ente di tutela.
La chiesa, in comproprietà tra la Provincia di Cuneo e la Diocesi di Saluzzo, è inserita nella parrocchia di San Pietro in Vincoli di Villar San Costanzo ed è stata oggetto di significativi interventi conservativi a partire dagli anni Novanta del secolo scorso, attentamente seguiti dalla Soprintendenza. Con la rimozione di parte della pavimentazione soprastante l’ampia chiesa inferiore (cripta), lungo la parete laterale sud è stata rinvenuta una fascia ad affresco, nascosta a seguito della costruzione delle volte, in condizioni insperate di conservazione. Si tratta, verosimilmente, di episodi della vita di Gesù secondo la narrazione dei Vangeli dell’infanzia, articolati entro cornici a nastro, stilisticamente ascrivibili alla fase romanica dell’edificio fra XI e XII secolo. Il ritrovamento è importantissimo per la qualità delle pitture, ma anche in considerazione del panorama frammentario e discontinuo della pittura romanica piemontese. I dipinti murali rinvenuti lasciano presumere una fascia decorativa più ampia che corre alla stessa altezza sull’intero perimetro interno, che porterà nuovi elementi per la ricostruzione delle diverse fasi costruttive della chiesa.
“Nuove opportunità di conoscenza e studio nascono da questo importante ritrovamento” dichiara il Soprintendente Egle Micheletto, presente al sopralluogo con i funzionari dell’Ufficio di Tutela. Il Vescovo Monsignor Cristiano Bodo, informato dal parroco don Carlo Cravero, si è rallegrato di questo meraviglioso ritrovamento: “Sono molto soddisfatto dei lavori compiuti e delle sinergie delle forze intervenute. I dipinti ritrovati ci stimolano nella crescita della fede e ci impegnano come Chiesa nel custodire tale dono.”
La Soprintendenza e i tecnici incaricati sono già al lavoro per definire soluzioni progettuali che permettano lo scoprimento e la fruizione del nastro dipinto senza ostacolare l’utilizzo liturgico dell’aula ecclesiale. Se i consolidamenti strutturali in corso si stanno realizzando grazie al generoso sostegno delle Fondazioni bancarie Crc, Crt e Compagnia Sanpaolo nonché di contributi statali gestiti dalla Provincia e fondi dell’8xmille della Chiesa Cattolica gestiti dalla Diocesi di Saluzzo, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha stanziato, a partire dal 2019, un sostanzioso finanziamento che servirà a completare i lavori di restauro e a restituire finalmente alla pubblica fruizione uno dei più importanti complessi monumentali del Piemonte. Per motivi di sicurezza il cantiere in corso è interdetto al pubblico, ma sarà cura dell’Ufficio di tutela che segue l’intervento fornire costanti aggiornamenti in merito.