Lo stabilimento Burgo di Verzuolo ha ripreso l’attività dopo lo stop per problemi di scarico delle acque reflue
Provincia e Arpa hanno accertato la risoluzione dei problemi che avevano causato l’inquinamento del Rio Torto. Proseguiranno i controlli per la tutela ambientale.
Cuneo – Da lunedì 17 febbraio lo stabilimento Burgo di Verzuolo è di nuovo autorizzato, dopo il provvedimento della Provincia di sospensione per dieci giorni, allo scarico delle acque reflue dal depuratore di Verzuolo e quindi a riprendere tutte le attività produttive. La sospensione si era resa necessaria a causa dei rilasci, avvenuti a gennaio, di sostanze organiche e materiali fini nei reflui che hanno comportato un inquinamento del Rio Torto. La cartiera, illustrando le azioni messe in atto per ripristinare la corretta azione depurativa dell’impianto, delinea uno scenario di complessiva attenzione alla soluzione delle criticità ambientali venutesi a creare con la conversione delle lavorazioni nello stabilimento.
L’incontro chiarificatore con l’azienda si è svolto in Provincia lunedì 17 febbraio tra i dirigenti della Burgo Group, i funzionari del Settore Tutela del Territorio della Provincia e i tecnici del Dipartimento provinciale Arpa di Cuneo. Le informazioni raccolte hanno delineato un quadro di miglioramento della situazione e di azioni risolutive degli inconvenienti. Pertanto, nella stessa giornata e con apposita comunicazione, la Provincia ha concesso la riattivazione dello scarico nel Rio Torto, ponendo alcune condizioni per graduare l’alimentazione delle acque reflue al depuratore ed assicurare il costante monitoraggio della qualità dei reflui scaricati. Sarà compito del Dipartimento dell’Arpa svolgere i necessari controlli per verificare la corretta applicazione di tali condizioni ed il rientro alle disposizioni di legge in materia di tutela dell’ambiente.
Ufficio Stampa Provincia