Tunnel di Tenda, massimo impegno per sbloccare la situazione
Il Comitato di monitoraggio per i lavori di raddoppio della galleria del Tenda si è riunito in Provincia lunedì 17 luglio
Cuneo – “Obiettivo di questo incontro è stato quello di costruire un momento di confronto politico per arrivare ad una strategia comune così da limitare i danni del cantiere del tunnel di Tenda, oggi sotto sequestro, e puntare alla rapida ripresa dei lavori. I sindaci di Limone e Tenda hanno fatto il punto della situazione, così come le associazioni di categoria e i sindacati: da tutti è emersa una criticità fortissima per i ritardi dell’opera, per le gravi conseguenze sulla stagione turistica, nonchè per i problemi di licenziamento delle maestranze (circa 100 lavoratori ndr) che lavoravano al tunnel. Anche i comuni del territorio hanno espresso crescente preoccupazione per il contraccolpo economico che ne è derivato. La sospensione dell’opera potrebbe avere conseguenze anche sul regolare approvvigionamento dell’acqua dalle sorgenti che forniscono l’Acquedotto delle Langhe e, di conseguenza, gran parte della Granda. La Regione Piemonte segue con attenzione il problema, monitorando i lavori e valutando alternative di percorribilità. Il ministro Costa ed i colleghi parlamentari ci hanno assicurato il loro massimo impegno nella soluzione del problema che sarà portato all’attenzione internazionale dal ministro Graziano Delrio al vertice Italia-Francia previsto il 28 luglio a Lione. Costa ha riferito anche della possibilità di un sopralluogo a Cuneo direttamente del presidente Anas Gianni Armani, anche per ricucire il rapporto di fiducia tra territorio e Anas, oggi compromesso”.
Così, il presidente della Provincia, Federico Borgna, ha riassunto l’incontro del Comitato di monitoraggio per i lavori di raddoppio del tunnel di Tenda, che si è svolto nella sede di Cuneo lunedì 17 luglio. Oltre al ministro agli Affari regionali, Enrico Costa, erano presenti i parlamentari Mino Taricco, Fabiana Dadone e Chiara Gribaudo, il consigliere regionale Mauro Campo, rappresentanti del Settore Trasporti della Regione, sindaci e rappresentanti della valle Vermenagna e dei comuni vicini, il sindaco francese di Tenda Jean Pierre Vassallo, il presidente dell’Acquedotto delle Langhe, rappresentanti delle categorie economiche e produttive, oltre alle forze sindacali.
Oggi la situazione del tunnel di Tenda risulta molto problematica. Come si ricorderà il cantiere per il raddoppio della galleria è sotto sequestro dal 24 maggio scorso, dopo lo stop della Procura di Cuneo che indaga su sospette difformità tra il progetto e i lavori realizzati finora, già in forte ritardo. Come ha precisato Costa “è in corso un accavallamento di procedimenti autonomi, che toccano sia il piano giudiziario, sia quello operativo”. Al momento è tutto fermo per verificare le condizioni del manufatto e capire che non ci siano elementi che ne compromettano la sicurezza. Se le autorità daranno il via libera sarà necessario ripartire subito con i lavori, ma nel malaugurato caso in cui si riscontrasse qualche problema serio dovrà essere cura dell’Anas intervenire immediamente per rimuovere le cause del problema. In ogni caso i tempi e i costi dell’opera rischiano di dilatarsi.
Inoltre, servirà rendere pubblici i dati del monitoraggio di Anas sul muro di contenimento messo in sicurezza dai francesi a giugno. Si è anche chiesto alla Regione di valutare possibili soluzioni alternative di trasporto in vista della chiusura della ferrovia Cuneo-Ventimiglia, dal 3 settembre ad aprile 2018, per i lavori di messa sicurezza. Intanto, in tutta la valle Vermenagna, si registra un calo delle presenze turistiche rispetto alle altre valli alpine cuneesi, tutte in forte crescita. Notevoli danni anche alle aziende artigiane e commerciali che operano Oltralpe. In valle Roja alcuni sindaci francesi hanno chiesto al Prefetto di Nizza di vietare il transito dei Tir sulla route departemental con cui si prosegue arrivando dal colle di Tenda.